Renzi, che “piega” prenderà il governo?

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di Valerio Musumeci

Nessuno se n’è accorto ma negli ultimi giorni il presidente del Consiglio, l’impagabile Renzi, ha cambiato pettinatura. Il ciuffo a sinistra (per dire) è stato sostituito da un impomatato taglio all’indietro, che il nostro deve aver ritenuto più confacente a un leader atlantico e occidentale che si accinge a varare la riforma costituzionale più spaccona della storia.

Cambio di pettinatura, e mai i capelli sono stati casuali nella politica italiana degli ultimi vent’anni: dal riporto di B. alla zazzera-retina per i piatti di Prodi alla bandana di nuovo di B. alla cofana cotonata di Monti all’assenza di pelo cranico di Letta, i capelli dei politici italiani sono forza e destino, come per Sansone, e certificano perlomeno che gli oppositori siano dei filistei. Non è casuale questo cambio di look nemmeno per il roboante Renzi: ogni sua fase da quando nel ’96 si trovava su un treno a irretire Walter Veltroni per invitarlo a Rignano sull’Arno (è vero!), passando per il ciuffone Ulivo-Margherita per arrivare alla tosatura del Partito Democratico, è stata accompagnata da un taglio diverso, e non è che con quel testone possa fare più di tanto. Eppure lui, il fantasmagorico Renzi, si piace: e adesso che entra nella fase dura, ora che si avverte che è sotto stress e le basette gli ingrigiscono a dispetto della gioventù, ora che a ottobre vuol vincere il referendum, ora che incontra Bill Clinton (qualche giorno fa) e la differenza di pelo tra sé e l’ex presidente americano gli sembra evidente, va dal barbiere e cambia pettinatura.

E riscuote subito stragrande successo: contestazioni a non finire – bene o male, purché se ne parli – comitati per il no che si organizzano, premier giapponesi in visita a Firenze mentre lui, Renzi, dice che vince anche da solo ma se vinciamo tutti è meglio. E’ uno spettacolo, questo presidente del Consiglio, è fortissimo e bravissimo e pettinatissimo. E se non stiamo attenti ce lo teniamo fin quando non gli saranno caduti i capelli. La Croce – Quotidiano