Palermo, un altro ufficio stampa “abusivo”

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Municipio-PalermoLa delibera con la quale la giunta comunale di Palermo dà il via libera a un protocollo d’intesa con le società partecipate per la costituzione di un “organismo compartecipato in materia di comunicazione istituzionale”, è l’ennesimo tentativo messo in atto da un ente pubblico di eludere la legge 150 del 2000 e di realizzare un ufficio stampa sotto mentite spoglie. Un atteggiamento che si ripete e che tradisce il desiderio di muoversi al di fuori dei rapporti con gli organismi della categoria dei giornalisti, rapporti che dovrebbero precedere qualsiasi iniziativa volta a istituire strutture di informazione e comunicazione. Non ci risulta che sia stata verificata la disponibilità dei colleghi coinvolti ad aderire al progetto e – cosa ancora più grave – la procedura scelta sottrarrebbe il comune di Palermo all’obbligo della selezione pubblica. Siamo preoccupati delle conseguenze di tale soluzione, attuata da un Comune il cui sindaco è anche presidenti di Anci Sicilia. Solo poche settimane fa, esattamente il 30 luglio, il presidente nazionale dell’Anci, Piero Fassino, rispondendo positivamente a un appello della Federazione nazionale della stampa italiana, aveva evidenziato il “dovere della pubblica amministrazione” di istituire uffici stampa “come detta la legge 150/2000”.

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