Paternò, Confcommercio è per l’adesione alla Città Metropolitana di Catania

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Stefano Bella, presidente Confcommercio Paternò

Mentre Gela è chiamata a esprimersi sulla separazione dalla provincia di Caltanissetta, a Paternò continua il dibattito sull’adesione alla Città metropolitana di Catania piuttosto che a un nuovo libero consorzio. Nelle settimane scorse abbiamo raccolto numerose testimonianze di cittadini e rappresentanti di associazioni vicini all’idea di un libero consorzio che possa raccogliere altri Comuni dall’area simetina fino al calatino. Un progetto che, però, deve far i conti con alcune difficoltà oggettive. Anzitutto, la complessa procedura di formazione del libero consorzio richiesta dalla legge regionale. I Comuni non soltanto devono individuare un’area compatibile, ma in una sorta di obbligo reciproco, i Consigli comunali sono chiamati a deliberare tutti e favorevolmente l’adesione al consorzio e, inoltre, in tutti i Comuni deve essere validato per consenso e per quorum il referendum confermativo previsto dalla legge regionale 8/2014. A prescindere dalle difficoltà oggettive, c’é da valutare se il libero consorzio sia davvero lo strumento più utile alla valorizzazione del territorio. Per molti, infatti, aderire a un Ente intermedio parallelo alla Città metropolitana comporterebbe il rischio di una possibile autarchia. Un errore di valutazione, dunque, che esporrebbe Paternò a un isolazionismo rispetto alla città di Catania, che a sua volta sta lavorando per formare un’area competitiva capace di attrarre grandi investimenti.

Nell’area metropolitana, Paternò potrebbe giocarsi le carte del suo sviluppo ed essere la città portavoce del territorio etneo. Un’apertura, dunque, verso le grandi sfide che attendono il nascituro Distretto del Sud est dove Paternò potrebbe ritagliarsi un ruolo ben definito. Un esempio é l’acropoli paternese che invece di restare corpo estraneo, potrebbe essere parte di un itinerario turistico ampio sponsorizzato dalla città di Catania e dalle sue strutture aeroportuali. «Riteniamo – spiega il presidente della Confcommercio di Paternò, Stefano Bella – che la Città metropolitana rappresenti la vera opportunità per Paternò e il suo territorio. Del resto, non avrebbe senso programmare uno sviluppo turistico ed economico e voltare le spalle alla città che con il porto e l’aeroporto raccoglie migliaia di turisti all’anno. Mi auguro – ha concluso Bella – che non si faccia lo stesso errore di quindici anni fa, quando il sindaco rinunciò alla costruzione di Etnapolis in territorio paternese per poi ritrovarsi con un colosso commerciale alle porte della città».

La Sicilia

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