Paternò. Al presidente del Consiglio Comunale non resta che dimettersi

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Filippo Sambataro, presidente del Consiglio Comunale di Paternò

di Andrea Di Bella

Lo si dice senza fronzoli né tentennamenti, anche perchè è unanime il coro che si è alzato in queste ultime ore nella città. Il presidente del Consiglio Comunale di Paternò, Filippo Sambataro, ieri sera in Assise ha fatto toccare all’Assise stessa forse uno dei punti più bassi della sua storia: non permettere, con il suo voto determinante relativamente il rinvio dell’approvazione del Bilancio al 27 dicembre prossimo, ai consiglieri di maggioranza di potere procedere ad approvazione dello strumento economico-finanziario. Un atto del tutto irresponsabile, come minimo irresponsabile. Ci si sarebbe aspettato, tutti se lo sarebbero aspettato, un’astensione “istituzionale” lasciando al solo consigliere Barbara Conigliello (compagna di partito di Sambataro, ovvero il Pd), il compito – anche abbastanza deludente – di ufficializzare il passaggio all’opposizione di due personaggi che con ogni probabilità siedono in Assise, ed hanno ottenuto riconoscimenti e soddisfazioni in questi ultimi quattro anni e mezzo, solo perchè eletti e componenti di un progetto quale era (per loro) quello messo in piedi dal primo cittadino Nino Naso. Ed invece no. Sambataro ha palesato a chiare lettere, con un voto determinante per la prosecuzione dei lavori dell’Assise Civica, tutta la sua contrarietà relativamente le posizioni rappresentate dall’Amministrazione Comunale e da chi in Consiglio la sostiene. Un fatto che sbalordisce e che dispiace enormemente, incomprensibile.

Non è andata così. Giusto è, dunque, anche alla luce di altre condizioni personali, che il presidente del Consiglio Comunale valuti seriamente l’opportunità di lasciare la seconda carica del Comune, venuta definitivamente meno quella condizione di fiducia assolutamente necessaria tra eletto ed elettori, vale a dire quella stessa maggioranza (che fa capo al sindaco Naso) che nel 2017 lo votò allo scranno più alto di Palazzo Alessi. Rappresenterebbe questo sì, un atto di assoluta responsabilità, visto anche che viene richiesto ormai da centinaia di cittadini dopo l’estremo gesto politico di ieri sera. Sambataro potrebbe così proseguire da semplice consigliere il suo nuovo percorso politico, costruendo quel cartello elettorale di opposizione così tanto desiderato ed esplicitato dal suo segretario di partito nei giorni scorsi.