GOVERNO LETTA, I MAL DI PANCIA NEL PARTITO DOPO L’INCARICO

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Da Michele Emiliano a Giuseppe Civati fino ai giovani di #occupypd.

Da pontiere del dialogo con i Cinque Stelle si sta ritrovando sempre più solo nel partito, portabandiera della fronda interna contraria al governissimo con il Pdl. Questa mattina Giuseppe Civati ha ribadito, anche dopo il discorso di Enrico Letta, il suo no all’esecutivo voluto dal presidente Giorgio Napolitano. “Mi dispiace, ma continuo a non essere d’accordo”, ha scritto sul suo blog. “Soprattutto perchè il governo, di ora in ora, si irrobustisce, e il governo di scopo sta diventando un governo di scopone (scientifico)”. Per Civati si tratta di “un governo politicissimo, basato sulla collaborazione Pd-Pdl, senza scadenza, non a caso presieduto dall’ultimo dirigente del Pd che non si è dimesso (perchè eletto dall’assemblea, ma non solo). Le cose, dal mio punto di vista, stanno peggiorando”.

Emiliano: “Con alleanza Pd-Pdl non posso restare”. Anche il sindaco di Bari Michele Emiliano, contrario all’accordo con il Pdl, ha ribadito questa mattina su Twitter il suo no: “nessun accordo PD-PDL almeno non ancora, stiamo a vedere fino alla fine. Se c’é alleanza politica PD PDL non potró restare”, aggiungendo anche “Se fanno accordo politico esclusivo tra PD e PDL non saró il solo ad uscire dal PD”. Il sindaco di Bari ha però tento una porta aperta al vicesegretario Pd: “Letta formi Governo senza alleanze politiche esclusive tra PD e PDL,definisca programma che possa essere votato da tutti, anche da M5S e SeL”, ha scritto su Twitter.

I giovani su Twitter. E la rabbia monta anche tra i giovani di #occupypd. “Letta è arrivato al governo con la sua monovolume passando dal quirinale. arrivarci con i voti della base era impossibile”, scrive Alessandro Franco. Gli fa eco Nicola Oliva: “Enrico Letta. Votatevelo e sostenetevelo voi, non uno di noi. Dove stanno gli Occupypd? Bilderberg e Trilateral più che PD”. E Bruno Stabile, rispondendo a Letta che aveva parlato di “sfida bellissima”, scrive “Non è una sfida bellissima perchè nata contro la volontà della base del #pd”.

Dal Piemonte, promosso da Daniele Viotti- iscritto locale del partito -, è partito invece un appello molto esplicito a non sostenere il governissimo. “Chiedo fomalmente ai parlamentari del mio collegio di non votare la fiducia ad un governo politico con il Pdl guidato da Enrico Letta o con i ministri del Pd”.

Appello che, partito da Facebook è approdato presto anche su Twitter costringendo i dirigenti locali a chiedere che venisse tolto il simbolo del partito, in quanto iniziativa singola e non riconducibile al partito:

http://i.huffpost.com/gen/1102865/thumbs/o-VIOTTI-570.jpg?6

www.huffingtonpost.it

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