Le strane idee del nuovo alleato di Grillo

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poLo sapevate che le opinioni delle donne sono condizionate dallo sperma degli uomini con cui vanno a letto? E che Mussolini ha aiutato gli ebrei? A sostenerlo è il nuovo bizzarro alleato europeo di Beppe Grillo. Non uno qualsiasi: è infatti grazie a lui, al polaccoJanusz Korwin-Mikke, che il M5S e l’Ukip di Nigel Farage hanno potuto rimettere in piedi il loro gruppo parlamentare e accedere così di nuovo ai 5,6 milioni di euro l’anno di fondi europei che spettano loro (dati del think tank Open Europe).

Pochi giorni dopo, però, ecco che Grillo e Farage riuscivano a imbarcare un nuovo componente, il polacco Robert Iwaszkiewicz, del partito Congresso della Nuova Destra, che alle europee ha preso in patria il 7,5 per cento. Iwaszkiewicz, tanto per gradire, è uno che sostiene che dare un bel ceffone alla propria moglie la aiuta a «riportarla sulla terra». Ma l’indiscussa star di questa formazione – con cui la francese Marine Le Pen ha rifiutato ogni alleanza perché la ritiene troppo estremista – è appunto Janusz Korwin-Mikke, un personaggio singolare al cui confronto Farage potrebbe sembrare un conservatore moderato. Nato a Varsavia nel 1942, JKM ha fondato il Congresso della Nuova Destra nel 2011.


Professa molte idee alquanto eccentriche, ma le più singolari riguardano le donne, che non solo sarebbero «in media» meno intelligenti degli uomini (infatti fa notare che tra i primi cento giocatori di scacchi ce ne è solo una), ma che nelle opinioni sarebbero condizionate dallo sperma dei loro partner.

«È possibile che le attitudini degli uomini vengano trasmesse alle donne dal modo in cui il seme penetra il tessuto», ha filosofeggiato JKM in un’intervista al britannico “Observer”, prima di sottolineare come l’uso del preservativo abbia reso dunque le donne più indipendenti. Non solo. Sostiene anche che quasi la metà delle donne che dicono di non voler fare sesso con un uomo in realtà stanno mentendo. Non ci si può fidare di loro quando votano, perché preferiscono sempre gli uomini belli, e poi a loro interessa soprattutto stare a casa a crescere i figli. Ciliegina sulla torta, JKM, due volte sposato e sei volte padre, dice che un uomo non dovrebbe essere condannato per stupro se non ci sono almeno due testimoni che lo confermano. Ma il suo repertorio è davvero ampio. Volete qualcosa di storico? Sostiene che non ci sia prova che Hitler sapesse dell’Olocausto, e che Mussolini provava a proteggere gli ebrei (la più importante organizzazione ebraica britannica ha criticato Farage per l’alleanza con il Congresso della Nuova Destra).

Vi interessa il tema della democrazia? Fosse per lui, la abolirebbe, rimpiazzandola con una monarchia assoluta. Le olimpiadi dei disabili? Non andrebbero viste. Vi piace il bridge? Ha scritto un libro sull’argomento. E l’economia? Anticomunista e libertario radicale, per protesta una volta si è mangiato la sua dichiarazione dei redditi davanti all’ufficio delle imposte. È contro il welfare, dice che «bisognerebbe tagliare la mano a chi dà i soldi ai disoccupati, perché distrugge il morale delle persone». Thatcheriano, è andato ai funerali della lady di ferro. Sostenitore delle teorie liberiste di Milton Friedman, è stato citato da quest’ultimo nelle sue memorie.

Gli europei una volta sì che erano aggressivi, sospira questo elegante 72enne in farfallino che quest’estate ha schiaffeggiato un avversario: «Date ai ragazzi una pistola, dategli una spada». Un tema su cui oggi Grillo e JKM non sembrano andare d’accordo è l’immigrazione, visto che il libertario polacco sogna l’abbattimento delle frontiere.

E se il M5S è a favore del salario minimo, per lui andrebbe «distrutto», perché tra l’altro in America, nel 1961, con l’aumento voluto da John Fitzgerald Kennedy, avrebbe fatto perdere il lavoro a «quattro milioni di negri». Sul ruolo dell’Ue, invece, si può tentare forse un’intesa. JKM vorebbe distruggerla e trasformare i suoi edifici in un bel bordello. «Se pure Lucifero o Belzebù fossero contro l’Ue, allora sarebbero nostri alleati, perché l’Ue è il grande pericolo per l’Europa di oggi», sostiene Janusz Korwin-Mikke.

L’Espressp

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