Sicilia, il terzo governo di Crocetta in 2 anni. Parole di fuoco da Fratelli d’Italia

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FOTO-SANDRO-PAPPALARDO-296x215Comunicato stampa di fuoco di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale, in Sicilia rappresentato da Sandro Pappalardo, che commenta così il varo del terzo governo presieduto da Rosario Crocetta in appena due anni di legislatura. Di seguito le parole di Pappalardo:

“Il varo della nuova Giunta regionale conferma ancora una volta il fallimento dell’azione politica del presidente Crocetta se è vero che lo stesso ha dovuto stravolgere per la terza volta in soli due anni la squadra governativa che non è stata finora in grado di risolvere i problemi che assillano il popolo siciliano. Ad ogni rimpasto crocettiano siamo ormai abituati ad ascoltare i solenni proclami del presidente che elogiano sistematicamente l’alto profilo degli assessori scelti, salvo poi essere smentiti dopo poche settimane allorquando l’azione degli stessi viene sopraffatta dall’egocentrismo politico di Crocetta e dall’ostruzionismo dei partiti di governo, poco abituati ad accettare assessori tecnici e non politici.

Il Crocetta-ter si caratterizza in negativo anche per l’ufficializzata intromissione del governo nazionale nelle scelte politiche ed amministrative della Regione Siciliana se è vero, così come confermato da tutti gli organi di stampa, che l’assessore all’economia Alessandro Baccei sarebbe stato concordato dal presidente Crocetta addirittura con il sottosegretario Delrio e, quindi, con il presidente del Consiglio Renzi! Il popolo siciliano, già privato della possibilità di eleggere democraticamente i propri rappresentanti nei Liberi consorzi di Comuni (ex Province), si trova adesso a dovere subire scelte politiche imposte dal governo centrale e con l’avallo di un presidente della Regione che, pur di mantenere la poltrona, è disposto a compromessi ed imposizioni dall’alto. La Sicilia non merita questo ulteriore affronto alla propria autonomia né ha bisogno di tutori nominati da Renzi, la Sicilia ha bisogno di una svolta che solo l’archiviazione dell’era Crocetta ed il ritorno alle urne possono assicurare”.

 

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