Centrodestra in Sicilia, convention di riunificazione all’Una Hotel di Catania

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unnamed«La ragioni forti del Centrodestra debole». O, se, volete «Un grande futuro dietrole spalle». Insomma, il Centrodestra si interroga, ferocemente e sinceramente sul perchè delle sconfitte elettororali, del voltafaccia di un elettorato che si era sempre mostrato fedele ed entusiasta. E lo fa, il Centrodestra, con una formula particolare, un seminario, è stato definito, protagonisti i giovani. Che sono fedeli, ma puntano il dito e chiedono ai loro «padri politici» di invertire la tendenza. E loro rispondono: si riparte con un progetto comune. La serata all’Una hotel è cominciata così, con gli «interventi spillo», come li ha definiti il coordinatore Ruggero Razza di giovani professionisti impegnati o che lo sono stati in passato come amministratori e dunque avvezzi a misurarsi con il reale.

Laura Iraci, consigliera a San Giovanni la Punta ha sottolienato come sia difficile dare risposte concrete a chi si rivolge alle istituzioni. Diego Cimino, dal canto suo, ha notato come «giovani e politica» si quasi diventato «un ossimoro», e ha chiesto per le nuove generazioni «spazio vero e concreto» in un progetto di rinascita del Centrodestra. Lucia Polizzi ha puntato il dito control’inerzia del Centrodestra «che trovo insopportabile: deve riprendersi la sua dignità», Ylenia Citino, già candidata alle Europee, ha chiesto di dire basta alla «politica dei volti a favore di una politica di valori e di idee». Manfredi Zammataro, già consigliere comunale, ha lamentato la voluta assenza del Centrodestra dall’associazionismo, per una sottomissione psicologica al Centrosinistra». Massimiliano Giarrusso, ha parlato di una crisi che, prima ancora che di consensi è «crisi valoriale». «Sono qui – ha concluso per coltivare una speranza prima ancora che per vincere una elezione». Dopo le domande, le risposte dei politici: precise, operative, mai velate di autoassoluzione. A cominciare dall’ex sindaco Raffaele Stancanelli. «Siamo tutti qui – ha detto – esponenti del nuovo e del vecchio Centrodestra. Nonostante tutto ci siamo ancora. Dobbiamo imparare – ha aggiunto – dai nostri errori: alla regione il Centrodestra, andando diviso alle elezioni ha permesso a Crocetta di vincere. Ma stasera – ha continuato – non serve per guardare indietro, ma per lavorare tutti insieme a una cabina di regia per tornare a vincere. Ma ricordiamoci – ha concluso – che si parte dal territorio: in questo senso le primarie ci vogliono: parliamone». Dopo Stancanelli, fra i promotori dell’incontro con Nello Musumeci, i rappresentanti di tutte le anime del Centro destra (Forza Italia, Ncd, La Destra, Fratelli d’Italia, la Lega con Angelo Attaguile, il partito dei siciliani, il Pid) hanno voluto dire la loro, con un obiettivo comune condiviso da tutti: «In Sicilia dobbiamo far tesoro del passato per ripartire ». «Alla Regione, se Musumeci ha perso non è perchè ha vinto Crocetta, ma perchè abbiamo perso noi». Infine Nello Musumeci, leader dell’opposizione all’Ars. «Il centrodestra – si è chiesto – è un luogo della geografia politica? Se cosi fosse noi avremmo gia perso. O, piuttosto, il Centrodestra è un progetto? C’e’ un pathos che ci tiene uniti al di là di Crocetta? La genialità del sistema bipolare è stata quella di mettere insieme storie e culture diverse nel crogiuolo della vita per essere alternativi alla sinistra. Se non è cosi, diventa una passerella, invece occorre uno sforzo per mettere insieme tutte le anime di centrodestra e ricominciare a discutere. Oggi nel Centrodestra non si discute, abbiamo perso la capacita di parlare alla gente, di andare nelle piazze. Allora: ritrovi il Centrodestra le ragioni di stare insieme, è una forza che non può pensare di sopravvivere nella magia di Berlusconi, deve avere la sua autonomia altrimenti non ci sara’ alcuna prospettiva.

«Siamo qui per chiederci – ha concluso – se ci sono le condizioni per ripartire, se facendo tesoro degli errori del passato possiamo mettere insieme la classe dirigente di tutti i partiti che si collocano in una posizione alternativa alla sinistra». Proposte che hanno trovato infine il consenso di tutti: così, da domani il Centrodestra darà vita a un Coordinamento regionale, rappresentante di tutte le anime del Centrodestra che elaborerà un piano politico e organizzativo per i Comuni e per la Regione. E, soprattutto, per il territorio.

La Sicilia

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