Italia-Irlanda: gli azzurri non reggono, contro la Spagna servirà una marcia in più

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di Gabriele Strano

Azzurri in affanno contro una modesta ma tenace Irlanda, l’Italia “B” è uscita inaspettatamente sconfitta dalla sfida di Lille. La Nazionale è apparsa da subito timida, non riuscendo mai a prendere in mano le redini del gioco. Il mister Antonio Conte a fine partita ha provato a minimizzare la brutta prestazione dei suoi ma all’orizzonte c’è la temibile Spagna e non basterà una prestazione come questa per uscire vincitori da quella sfida.

Nel 3-5-2 Azzurro sono pochi i salvabili: lo è certamente il secondo portiere Sirigu, che non ha nulla da invidiare ai titolari delle altre Nazionali. Ottimo tra i pali e nella maggior parte delle uscite, anche lui soffre di qualche sbavatura ma ha la grossa attenuante di non aver giocato per un anno intero. Pesa sicuramente il confronto con Buffon e con la straripante personalità del numero 1 azzurro, vent’anni di protagonismo non si possono archiviare in novanta minuti. Bene anche la difesa, con Barzagli lucido e sicuro; Bonucci, eccezion fatta per l’errore di piazzamento sul gol dell’Irlanda, gioca una buona partita nonostante fosse diffidato ed anche Ogbonna nel complesso si comporta anche bene. Discreto lavoro in avanti per il duo Immobile e Zaza: la coppia d’attacco – considerando il basso numero di palloni giocabili ricevuti – corre e si impegna in ogni occasione. Insigne (subentrante) crea subito pericoli muovendosi tra le linee, in una di queste occasioni è sfortunato perché il suo destro a giro si infrange sul palo irlandese mancando la possibilità di una rete azzurra che avrebbe cambiato le sorti della partita.

Da rivedere nel complesso la catena centrale della squadra, i due esterni non danno un buon apporto specialmente in fase offensiva. Il centrocampo è la nota dolente della serata, mai in grado di dettare il ritmo della partita e troppo spesso largo o comunque mal posizionato. Una partita negativa, in sintesi, Italia-Irlanda: che non deve comunque far dimenticare quanto di buono fatto finora dagli Azzurri. Guardando il bicchiere mezzo pieno, possiamo pensare che questa sconfitta sia servita a far tornare la mentalità operaia che servirà ai nostri ragazzi in vista della temibile ma non infallibile Spagna. Lunedì 27 giugno avremo la possibilità di giocare il nostro tipo di partita ideale, compatti dietro e pronti a pungere le furie spagnole in ripartenza.