Calcio. Grande spettacolo a Viareggio, la Juventus si aggiudica la coppa

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di Redazione

Grande spettacolo a Viareggio, va in scena la finalissima della Viareggio Cup, torneo mondiale di calcio per selezioni giovanili di club che ha visto quest’anno disputare una finale tutta italiana, Juventus contro Palermo.

Formazioni

JUVENTUS – Del Favero, Coccolo, Severin, Blanco, Macek, Kastanos, Vadalà, Bove, Morselli, Lirola, Cassata All. Grosso A disp. Vitali, Eleuterio, Zappa, Pozzebon, Beruatto, Toure, Moudoumbou Didiba, Di Massimo, Dieye, Parodi, Tamba M’Pinda, Consol

PALERMO – Marson, Punzi, Maddaloni, Tafa, Giuliano, Lo Faso, Ferchichi, La Gumina, Santoro, Costantino, Dalia All. Bosi A disp. Di Cara, Toscano, Grillo, Palmisano, Pescai, Bonfiglio, Pirrello, Pane, Gattabuia, Tramonte, Maniscalchi, Formisano, Di Franco

La partita

Spettacolo in campo e sugli spalti, sono 2500 gli appassionati in tribuna, presenti anche volti importanti del calcio come Paratici e Abodi.

Pronti, via. La partita viene incanalata sin da subito dalla volontà juventina. La compagine bianconera attacca con facilità sulla destra grazie alle galoppate del centrocampista Macek. Difende e tiene botta il Palermo che aspetta con pazienza la manovra degli avversari, è evidente la supremazia di questi ultimi nella mediana grazie agli scambi rapidi e ai fraseggi in verticale dei giocatori juventini.  È la Juventus a portarsi in avanti con il solito Kastanos, che si gira bene in area e freddo calcia all’angolino sinistro. Cambia la storia della partita, dopo il gol subito il Palermo si sveglia e le azioni d’attacco diventano più concrete. Ci provano i rosaneri ma il tiro è alto, cambio di fronte, ottima triangolazione Vadalà-Morosini ma l’azione si conclude con un tiro debole da parte dell’argentino.

Un minuto dopo il Palermo trova il gol, complice il portiere Del Favero che respinge male un tiro centrale ed è La Gumina a ribadire in rete. È uno a uno.  La Juventus si abbassa troppo e subisce l’attacco del Palermo, decide dunque il mister Grosso di posizionare Kastanos a trequarti dietro le due punte per agevolare le azioni d’attacco. Ritorna in avanti la Juventus ancora sulla destra con Macek, che conquista un pallone ormai perso ma è il difensore del Palermo Giuliano che commette una leggerezza sulla protezione del pallone, allora Macek lo ruba e viene steso. L’arbitro Valeri concede il rigore.  È il trentaquattresimo, dal dischetto va Vadalà, spiazza Marson. Juventus di nuovo in vantaggio.

Bastano due minuti al Palermo per pareggiare. È ancora Lo Faso protagonista sulla sinistra, appoggia indietro sul ventitre del Palermo il quale serve La Gumina dentro l’area che protegge il pallone e subisce l’attacco falloso del difensore. Nessun dubbio per  Valeri che concede il rigore. La Gumina dal dischetto realizza il gol del due a due, è il nono gol nella coppa per l’attaccante rosanero.  Al quarantesimo Valeri fischia, si va al riposo sul risultato di parità. Riparte il secondo tempo. È  subito pericolosa la Juventus con Kastanos che serve in profondità Vadalà, il quale rientra ma viene tirato giù, nessun rigore per Valeri. Non ci sono pause ed è subito cambio di fronte con il nuovo entrato Bonfiglio del Palermo, che si incunea in area e lascia partire un destraccio respinto da Del Favero. Buona la scelta di Bosi nel posizionare il talentino palermitano, cercando di domare Macek e sfruttando i contropiedi.

I ritmi calano, la partita si accende solo con qualche fiammata del singolo ed è ancora Lo Faso che a limite d’area si libera e lascia partire una gran botta che si infrange nei guantoni del portiere juventino, più attento rispetto al primo tempo.  Al ventitresimo Grosso decide di fare entrare Didiba e Di Massimo. Sarà proprio lui a consegnare il trofeo alla Juventus.  Ultimi minuti, lo spettro dei rigori si sta per materializzare quando Di Massimo entra in area di rigore e viene steso. Valeri assegna il terzo rigore della gara. Lo realizza proprio il ragazzino che viene dalla serie D. Valeri fischia la fine.

È il 9° trofeo di Viareggio per la Juventus, il primo per l’allenatore Fabio Grosso, che per uno scherzo bello del destino vince grazie ai rigori. Un filo conduttore che non può far altro che riportarci lì, a Berlino 2006, dove il suo tiro dagli undici metri decise la vittoria della Coppa del Mondo per gli azzurri. Grande merito anche ai ragazzi del Palermo di Bosi che hanno dimostrato il loro valore, sfiorando l’impresa del primo trofeo di Viareggio per una squadra siciliana.