Comunicato stampa dell’opposizione consiliare a Paternò dopo il sorprendente risultato di ieri sera sull’Irpef. La maggioranza si è sfaldata, perdendo il consigliere del Pd Ignazio Messina, e costringendo anche alcuni suoi componenti a non presentarsi in Assise per evitare una figuraccia sull’aumento delle tasse. Di seguito il testo del comunicato: “Riteniamo che stasera sia stato raggiunto un importante obiettivo che da tempo speravamo di poter consegnare orgogliosamente alla nostra Città, infatti dopo una lunga e difficile battaglia, tenutesi in Consiglio Comunale e non solo, 15 Consiglieri opponendosi alla cattiva amministrazione del Sindaco Mangano, riescono a determinare l’abbassamento dell’addizionale Irpef riducendola del 50%.
In un momento di grande difficoltà economica era doveroso intervenire in modo forte e determinato affinché si riuscisse ad ottenere una sensibile riduzione della pressione fiscale, nella fattispecie è stata approvata la una delibera di iniziativa consiliare votata dai consiglieri Mannino, Rau, Valore, Tripoli, Cirino, Bottino, Buttò, Virgolini, Condorelli, Rinina, Furnari, Ciatto, Faranda, Signorello, Messina, con la quale si riduce l’aliquota irpef dallo o.8% allo 0.4% dimezzando di fatto la tassazione comunale sul reddito delle persone fisiche a partire da Gennaio 2015. Viene inoltre aumentata la cosi detta “no tax area” che da 10.000 euro passa a 12.000, esentando quindi dall’imposta i redditi complessivi fino a 12.000 Euro.
La politica tanto martoriata e contestata, oggi grazie al lavoro messo in atto dai 15 Consiglieri Comunali citati, riesce ad ergersi al di sopra di tutto e tutti e determina con grande trasparenza e senza demagogia un traguardo forse senza precedenti, quale la riduzione di una tassa locale che veniva ingiustamente inflitta ai cittadini e senza che venissero resi i dovuti servizi. Abbiamo ritenuto di intervenire sull’irpef perché questa colpisce la solita classe medio/bassa costringendo la stessa ad effettuare ulteriori sacrifici economici e riducendola in una situazione di disagio , ma in modo altrettanto forte interverremo sull’Imu sia sui fabbricati che sui terreni agricoli che incide in modo negativo su due settori importanti della nostra economia, quali il commercio e l’agricoltura.
Questo risultato importante ha anche una lettura più strettamente politica, in quando riteniamo che sia stata consumata una vera e propria disfatta per il Sindaco Mangano, che oggi si trova senza una maggioranza, e per tutta la sua inefficiente Amministrazione. Abbiamo dimostrato come questa compagine amministrativa non possiede la capacità di governare la città, non riuscendo a comprimere la spesa e ad incrementare le entrate mediante il potenziamento dei servizi come le strisce blu, i servizi cimiteriali, i passi carrabili , il piano della pubblicità , ma riuscendo però di contro a consolidare la piena incapacità ad attingere ai finanziamenti provenienti dalla Regione, Stato e Comunità Europea e peggio ancora assistiamo alla capacità di perdere finanziamenti già concessi in passato come i 7 milioni di euro previsti per i contratti di quartiere. Oggi la maggioranza del Consiglio Comunale, cosi come la città tutta, non ha più fiducia nell’operato del Sindaco Mangano che in modo semplicistico è capace solo a chiedere sacrifici economici ai cittadini senza il ritorno di servizi importanti per la collettività.
L’amministrazione Mangano, che oggi può essere annoverata tra le peggiori di tutti i tempi, si accinge verso una vera e propria deriva , con il rischio di trascinare con se tutta la città di Paternò, pertanto l’ammissione di un fallimento e la consegna del mandato alla Città mediante le proprie dimissioni rappresenterebbe oggi da parte del Sindaco Mangano un atto di amore verso la propria città”.