Calcio, per il Catania solito mal di trasferta

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catania pescaradi Mirco Lo Porto

Totalmente da cancellare la prestazione dei rossazzurri nella fondamentale trasferta di Pescara. All’ “Adriatico” la squadra etnea incassa una pesante sconfitta in una partita che è, ancora una volta, emblema di quel ‘mal di trasferta’ cronico che dura da tanto, troppo tempo. I ritmi della partita sono piuttosto bassi ed il Catania con fatica riesce ad arrivare alla conclusione in porta. La svolta del match  arriva a metà del primo tempo quando il direttore di gara espelle Pasquato lasciando il Pescara in dieci. Gli uomini di Marcolin giocano più di un’ora in superiorità numerica senza però sfruttare il vantaggio. L’unica vera occasione da gol per i rossazzurri si presenta sui piedi di Martinho quando, sul finale, a due metri dalla porta calcia col piattone la palla alle stelle divorandosi la rete della (probabile) vittoria. Per la legge ‘gol sbagliato gol subito’ la beffa arriva al 93’ con un missile dai 30mt di Sansovini, imparabile. La palla s’insacca sotto l’incrocio e non c’è nulla da fare per Gillet.

Marcolin, a fine partita, in conferenza stampa non nega la sua amarezza: ‘E’ una partita che avremmo dovuto vincere. Adesso viviamo alla giornata, guardare la classifica diventa pesante’. Poco dopo arriva anche il ‘mea culpa’ di Calaiò che invita tutta la squadra ad un esame di coscienza. Intanto in questi giorni sono ripresi gli allenamenti a ritmi serrati a Torre del grifo in vista della prossima sfida contro il Frosinone. Eliminato,anche, il giorno di riposo per i giocatori dato il calendario che impegnerà seriamente gli etnei ed il lavoro di ‘perfezionamento’ che è necessario attuare. Adesso si pensa a vincere, non più per il sogno play-off ma per allontanarsi dalla zona retrocessione.

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