Paternò, scricchiola maggioranza che sostiene Naso. Posizione dura di Sammartino

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Il sindaco di Paternò Nino Naso (Foto: Freedom24News.eu/ADB)

di Redazione

Sembra filare tutto liscio dalle parti di Piazza della Regione a Paternò, sede istituzionale di rappresentanza del sindaco, del suo staff e di alcuni altri uffici comunali dopo il forzato trasferimento a causa dei lavori di messa in sicurezza del “palazzone verde” di Zona Ardizzone. Tutto liscio però, in effetti, non starebbe filando. Sul piano strettamente politico i primi scricchiolii si sono palesati ormai qualche mese fa, quando un gruppo di sette consiglieri di maggioranza in Assise Civica, i cosiddetti “sammartiniani” (facenti capo dunque al vicepresidente della Regione Luca Sammartino), hanno sottoscritto e portato in Assise un documento chiaro e di forte critica all’Amministrazione guidata da Nino Naso. Quel documento potrebbe benissimo essere tradotto politicamente come segue: o tu, Naso, metti in campo un vero e proprio cambiamento nel segno della qualità amministrativa, o ci vedremo costretti ad industriarci in consequenziali valutazioni. A questo messaggio il sindaco non solo non ha mai risposto, ma è stato dato ancora modo a taluni di imbarbarire, per non dire snaturare malamente e completamente, quel progetto politico di natura espressamente civica da cui partì tutto e da cui a poco a poco in molti starebbero prendendo le distanze.

Da ultimo, solo alcuni giorni addietro, l’ex portavoce del sindaco Andrea Di Bella, considerato dai più un fedelissimo del primo cittadino, ha rassegnato le dimissioni dal servizio informativo del Centro Operativo Comunale di Protezione Civile dell’Ente Comunale, carica che manteneva dal 2019. Un piccolo segnale che rappresenta una piccola ma significativa crepa, segno dello scollamento dei rapporti politici tra lo stesso Naso e Di Bella. A questo si aggiunga, su un piano squisitamente politico, il fatto che privatamente l’assessore regionale Luca Sammartino sembrerebbe in rotta con Nino Naso a tal punto da aver disconosciuto nei fatti – secondo quanto si apprende – l’assessore alla Pubblica Istruzione Patrizia Virgillito (prima dei non eletti della lista di Sammartino “Prima l’Italia” nel 2022, poi nominata in Giunta). Ai ferri corti ancora più all’interno, la maggioranza. Anche dalle parti del Mpa, partito del sindaco che conta quattro consiglieri comunali, non si respira aria pulita: ognuno scalpita (escluso Marco Tripoli, già presidente del Consiglio Comunale) per entrare in Giunta, non si è ben capito per far cosa o per fornire quale tipo di apporto.

Di contro, il sindaco anziché cementare la maggioranza al suo interno, anziché frenare gli smottamenti ormai palesi a tutti, chiama all’appello Forza Italia (partito posizionato all’opposizione con il suo unico consigliere, il buon Michele Russo), e gli offre un posto presso il Nucleo di Valutazione dell’Ente: posizione che FI accetta indicando un suo uomo e che ha determinato così il passaggio del partito guidato da Antonio Tajani nell’alveo dell’Amministrazione. In attesa del rimpasto o azzeramento di Giunta, che dir si voglia, atteso da almeno un anno e promesso dal sindaco a diversi soggetti di peso della politica regionale e non solo, oltre a questo si attende che il primo cittadino valuti in modo molto attento le decisioni che da qui a breve andrà ad assumere. È probabile che solo una riconsiderazione complessiva degli equilibri e dei soggetti in campo da inserire in Giunta, partendo da chi ha contribuito in modo incisivo alla vittoria del progetto Naso e lasciando prevalere profili decisamente diversi, potrebbe riportare l’asticella della temperatura verso il basso.