Guerra Ucraina. Vladimir Putin trascina la Russa in recessione

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La Russia entra ufficialmente in recessione. A confermarlo gli ultimi dati diffusi dal servizio statistico della Federazione (Rosstat), che mostrano come il Pil di Mosca sia calato del 4% nel terzo trimestre dopo aver messo a segno una flessione del 4,1% nel periodo compreso tra maggio e luglio. Un andamento cui contribuiscono gli effetti della guerra in Ucraina e delle sanzioni occidentali. E intanto si fanno più cupe anche le previsioni della banca centrale per il 2022. Secondo Rosstat a pesare sull’andamento dell’economia russa sono stati in particolar modo il commercio all’ingrosso (-22,6%), quello al dettaglio (-9,1%), il trasporto merci (-5,5%) e in misura minore l’industria manifatturiera (-2%). Hanno invece tenuto i comparti edilizia (+6,7%) e agricoltura (+6,2%). Tra i fattori che più sembrano averi inciso su questi risultati, sottolinea il Financial Times, figurano anche il blocco di metà dei 640 miliardi di dollari della banca centrale russa nelle riserve di valuta estera e il boicottaggio attuato dalle aziende occidentali, che in migliaia hanno limitato o venduto le proprie attività nei territori controllati da Mosca. Non va poi dimenticata la morsa dell’inflazione, che nel Paese guidato da Vladimir Putin ha raggiunto il 12,9% il mese scorso.