Governo. Il ricatto di Conte: “Ci stiamo alle nostre condizioni”

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Continuano le fibrillazioni. L’incontro di due giorni fa tra Draghi e Conte non ha allentato le tensioni tra il M5s e Palazzo Chigi. E oggi il leader del Movimento, Giuseppe Conte, ospite a Bisceglie della maratona digitale Digithon 2022, ha ribadito la sua posizione: “Siamo in un governo di unità nazionale, il vero discrimine è rispetto alle priorità” del Paese, ovvero valutare se nel governo “c’è la concreta determinazione ad affrontarle adesso, a intervenire ora. La responsabilità di lasciare che la situazione peggiori senza intervenire non la possiamo condividere”. Conte ha citato il “taglio del cuneo fiscale” e “il salario minimo”. Poi aggiunge: “Se la risposta è sì noi ci siamo, se è no non ci possiamo essere per responsabilità”. A chi gli chiedeva quale fosse la “deadline” per la risposta di Draghi ai nove punti presentati dal M5s, l’ex premier ha risposto: “Le urgenze sono oggi. Non stiamo parlando né di mesi né di settimane. Aspettiamo che Draghi faccia le sue verifiche”. Ma se la risposta di Draghi a queste richieste “dovesse essere no, non ci possiamo essere, ma per responsabilità”.