Paternò, l’assessore Borzì minacciato dai Forconi. Denunciati

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agostino borzì (2)L’assessore del Comune di Paternò, Agostino Borzì, ingiuriato e minacciato durante la manifestazione dei Forconi svoltasi ieri. L’amministratore ha sporto denuncia ai Carabinieri.

L’assessore alle Attività produttive del Comune di Paternò, Agostino Borzì, ha sporto denuncia contro ignoti presso il Comando dei Carabinieri di piazza della Regione, per aver ricevuto pesanti minacce da alcuni manifestanti che hanno preso parte alla protesta organizzata ieri dal Movimento dei Forconi. Come ha raccontato ai militari dell’Arma, ieri sera l’assessore, intorno alle 19.30, si è recato in piazza Umberto dove si stava svolgendo la manifestazione dei Forconi, dinanzi alla sede istituzionale di Palazzo Alessi. «Ho sentito il dovere di raggiungere i manifestanti – racconta Borzì – per testimoniare con la mia presenza la vicinanza delle istituzioni e dare delle risposte ai cittadini, ma appena giunto sul posto ho subito notato un clima piuttosto acceso fra i partecipanti, contrariati per aver trovato Palazzo Alessi chiuso, a tal punto da dare calci e spintoni alla porta dell’edificio».

L’ex Palazzo di Città rimane solitamente chiuso nelle ore pomeridiane, tranne nei casi in cui vi si svolga qualche attività istituzionale, ma ieri sera il Movimento dei Forconi non aveva richiesto nessun incontro con l’Amministrazione comunale. «Mentre cercavo di calmare gli animi – afferma ancora Borzì – alcuni manifestanti di cui non conosco le generalità hanno iniziato a ingiuriarmi con frasi offensive, minacciando pesantemente me, la mia famiglia e la mia attività. Dopo di che mi hanno lanciato delle monetine, chiedendomi dove io e gli altri amministratori avessimo nascosto i soldi del bilancio». Il riferimento è rivolto al dibattito politico accesosi sugli organi di stampa negli ultimi giorni, relativamente alla richiesta della presidenza del Consiglio di annullare la delibera con la quale l’Assise Civica ha stabilito l’aumento dell’addizionale Irpef. La manifestazione di ieri sera si è per fortuna conclusa senza scontri, grazie anche all’intervento del sindaco, Mauro Mangano, che insieme all’assessore Borzì ha accolto una delegazione del Movimento dei Forconi, per ascoltare le loro richieste. Ma nonostante ciò, l’amarezza dell’amministratore resta. «Ieri sera – afferma l’assessore alle Attività produttive del Comune di Paternò – ho temuto che la mia incolumità e quella della mia famiglia fossero a rischio, perché alcuni manifestanti, mentre mi adoperavo per l’apertura del palazzo, mi hanno detto di sapere dove abito e dove si trova la mia azienda. Ritengo, purtroppo, che questo sia il risultato della politica demagogica portata avanti negli ultimi tempi. Nella difficile situazione economica in cui ci troviamo, non è possibile che alcune persone, che ricoprono cariche istituzionali, mettano in giro notizie prive di qualsiasi fondamento, fomentando la rabbia di gente in difficoltà a causa della crisi. Dispiace – conclude Borzì – che anche il presidente del Consiglio si unisca a questo modo di fare politica, anziché favorire un dialogo sereno fra istituzioni e cittadini».

E sulla questione interviene anche il sindaco di Paternò, Mauro Mangano, che anche a nome della Giunta, dichiara: «Esprimo massima solidarietà e vicinanza nei confronti dell’assessore Agostino Borzì , per le gravi minacce subite. Mi auguro che fatti incresciosi come quelli accaduti ieri sera non si ripetano e che presto possa tornare un clima sereno nella nostra città».

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