Covid: oltre 48 milioni di contagi al mondo

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E’ di oltre 48 milioni di contagi il bilancio del Covid-19 nel mondo, con quasi 1,25 milioni di decessi legati alla pandemia del nuovo coronavirus. Secondo i dati dell’università americana Johns Hopkins, il paese più colpito in termini assoluti restano gli Stati Uniti (dai calcoli del Washington Post hanno registrato per la prima volta oltre 100.000 nuovi casi in un giorno), con quasi 9,5 milioni di casi e oltre 233 mila morti. Seguono l’India e il Brasile.

GRECIA – A partire da sabato la Grecia entrerà nel secondo lockdown per contenere l’epidemia di Covid19. Lo ha annunciato il premier greco, Kyriakos Mitsotakis, in un discorso alla nazione. Il lockdown in Grecia durerà tre settimane, ha annunciato il premier, riferisce Kathimerini online. “L’aumento aggressivo” delle infezioni negli ultimi 5 giorni “mi costringe” a prendere misure adesso, invece di aspettare di vedere se le restrizioni annunciate di recente funzioneranno. Se il governo non aspettasse e le misure non avessero effetto, la pressione sugli ospedali sarebbe “insopportabile”, ha spiegato Mitsotakis. Tutti i negozi al dettaglio chiuderanno e gli spostamenti tra le regioni saranno vietati, mentre le autorità reintrodurranno un sistema che obbliga i cittadini a inviare un sms a un numero del governo per comunicare l’uscita di casa per andare al lavoro, fare acquisti, andare dal medico o spostarsi per l’attività fisica. Le scuole secondarie chiuderanno e introdurranno l’apprendimento a distanza mentre gli asili e le scuole primarie rimarranno aperti. Il premier ha anche annunciato che il governo sosterrà finanziariamente i cittadini che saranno interessati dal nuovo lockdown, sottolineando che i dettagli del piano saranno presentati oggi dal ministro delle Finanze Christos Staikouras.

FRANCIA – Nuove restrizioni a Parigi per l’aumento dei casi di contagio al Covid-19. Le prime sono state annunciate già questa mattina dalla sindaca Anne Hidalgo che, ai microfoni di BFM, ha annunciato la chiusura “di alcuni luoghi in cui si pratica vendita da asporto” alle 22. Questa chiusura va ad aggiungeresi al lockdown generale già in vigore fino al 1 dicembre. Il coprifuoco per questi locali, quasi esclusivamente piccoli supermercati di quartiere che restano aperti fino a tardi e vendono anche bevande alcoliche, è stato deciso ieri dal Consiglio dei ministri e approvato dal prefetto. Secondo la Hidalgo, la decisione si è resa necessaria a causa di “disordini in alcuni casi, con assembramenti”: “quando c’è qualcuno che non si adegua alle regole – ha aggiunto la sindaca – e mette in pericolo la salute della maggioranza, servono nuove restrizioni”. 

GRAN BRETAGNA – Lockdown nazionale bis da oggi in vigore per la popolazione dell’intera Inghilterra, oltre 55 milioni dei 66 milioni di abitanti del Regno Unito. La restrizione, decisa dal governo di Boris Johnson con il sostegno del Parlamento per cercare di “contenere” la seconda ondata post estiva dei casi di coronavirus, prevede il ritorno dell’indicazione di stare in casa salvo esigenze fondamentali, il lavoro da remoto per chiunque possa, lo stop ai contatti sociali domestici, la chiusura di ristoranti, pub e strutture d’accoglienza, oltre che di negozi non essenziali, luoghi di ritrovo, palestre eccetera; ma a differenza della primavera non di scuole o università. Ieri, secondo i media, si sono consumati gli ultimi raduni pre chiusura in vari pub e locali e soprattutto gli ultimi scampoli di shopping (con qualche tentativo di anticipare quello natalizio) negli esercizi non esentati (supermercati, alimentari, casalinghi, ferramenta, farmacie). Torna intanto in azione il capitano Tom Moore, veterano di guerra centenario decorato nei mesi scorsi dalla regina su proposta del governo per la raccolta record di fondi (33 milioni di sterline) in favore della sanità pubblica (Nhs) ispirata online durante il primo lockdown anti-Covid da una sua impresa: 100 giri nel giardino attorno a casa con l’aiuto del solo deambulatore. Stavolta ‘captain Tom’, come è ormai conosciuto nel Regno, ha annunciato di voler promuovere con una seconda camminata una campagna di donazioni per “le persone sole”, anziane e più vulnerabili costrette di nuovo al confinamento.

TUNISIA – Ancora in forte crescita i contagi in Tunisia dove, secondo i dati riferiti al 4 novembre, sono stati registrati altri 1971 contagi (su 5.230 test effettuati), che portano il totale delle infezioni confermate nel Paese nordafricano a quota 66.334. Si tratta del più alto incremento giornaliero da inizio epidemia. Lo ha reso noto il ministero della Sanità di Tunisi in un comunicato, precisando che il bilancio dei decessi è salito a 1577, di cui 22 nelle 24 ore considerate. Delle persone che risultano ancora positive, 1.401 sono ricoverate in ospedale, 269 in rianimazione e 128 in respirazione assistita. I tamponi effettuati da inizio epidemia sono 368.387. Per contrastare la diffusione del coronavirus le autorità tunisine hanno già imposto il coprifuoco notturno in quasi tutti i 24 governatorati del Paese e varato una serie di nuove misure restrittive cui i cittadini sono obbligati a conformarsi. Tra queste anche il divieto di spostamento tra regioni e la sospensione dei corsi in presenza nelle università. Proprio a causa della forte crescita dei casi il Consiglio Ue ha escluso la Tunisia dalla lista dei paesi extra Ue cui sono concessi i viaggi non essenziali nel territorio europeo. Dal 28 settembre scorso per chi arriva dall’Italia in Tunisia, oltre all’obbligo della presentazione del test Rt-Pcr negativo, è previsto l’obbligo di autoisolamento domiciliare per sette giorni.

RUSSIA – Nelle ultime 24 ore sono stati accertati 19.404 nuovi casi di Covid-19, di cui 5.255 nella sola Mosca, e 292 persone sono decedute a causa del morbo. Lo riferisce il centro operativo nazionale anticoronavirus. Stando ai dati ufficiali, in Russia dall’inizio dell’epidemia si registrano 1.712.858 contagi e 29.509 persone sono morte per il Covid-19. I guariti sono 1.279.169, di cui 12.238 nell’ultima giornata. Il Comune di Mosca ha deciso di prolungare di altre due settimane, cioè fino al 22 novembre, il regime di insegnamento a distanza per gli alunni dalla sesta classe in avanti lanciato tre settimane fa per cercare di rallentare l’epidemia di Covid-19. Lo ha annunciato il sindaco, Serghiei Sobyanin, sul suo sito web. “La situazione col coronavirus a Mosca ha cominciato di nuovo a peggiorare all’inizio di questa settimana, come vediamo dai dati dei pazienti e dei ricoveri in ospedale”, ha dichiarato Sobyanin.

UCRAINA – Continuano ad aumentare i casi di Covid-19 in Ucraina. Nelle ultime 24 ore nella repubblica ex sovietica sono stati registrati 9.850 nuovi contagi: il numero più alto in un solo giorno dall’inizio dell’epidemia. Lo fa sapere il ministro della Salute, Maksim Stepanov, precisando che i nuovi casi riguardano anche 514 operatori sanitari. Nel corso dell’ultima giornata, sono morte 193 persone e 1.269 sono state ricoverate in ospedale. Stando ai dati ufficiali, dall’inizio dell’epidemia in Ucraina si contano 430.467 casi di Covid-19 e 7.924 persone sono decedute a causa della malattia.

IRAN – Sono 8.772 i casi di Covid-19 registrati nelle ultime 24 ore in Iran. Il dato fa salire il totale dall’inizio della pandemia a 654.936. Le nuove vittime ammontano a 406, diventando in tutto 36.985. I ricoverati in terapia intensiva crescono a 5.472, mentre i pazienti guariti aumentano a 505.287. I test effettuati complessivamente sono 5.110.752. Lo ha riferito nel suo bollettino quotidiano la portavoce del ministero della Salute iraniano Sima Lari.

PAKISTAN – Il Pakistan ha registrato 1.302 nuovi contagi da Covid-19 e 26 decessi nelle ultime 24 ore, i numeri più alti dall’inizio di agosto. Lo rende noto il ministero della Sanità. Il numero totale dei contagi dall’inizio della pandemia sale così a 338.875 e quello dei morti a 6.893.

CINA – La Cina ha imposto nuovi divieti di viaggio agli arrivi di persone prive di passaporto cinesi e provenienti da Paesi come Gran Bretagna, Belgio e Filippine, in risposta alla nuova impennata di casi di Covid-19. Il portavoce del ministero degli Esteri, Wang Wenbin, ha affermato che “gli avvisi emessi dalle ambasciate cinesi nei vari Paesi sono solo misure temporanee per far fronte alla pandemia del coronavirus”. Pechino, ha aggiunto, “ha imparato dalle pratiche di molti Paesi e ha adattato il suo approccio in base ai cambiamenti della situazione”.