Elezioni a Roma. Berlusconi propone Bertolaso sindaco

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Silvio Berlusconi con Guido Bertolaso.

Ed ecco che nella girandola di nomi di possibili candidati sindaci alle comunali del 2021 per il centrodestra rispunta dal cilindro Guido Bertolaso. Ex capo della Protezione civile, già sostenuto da Silvio Berlusconi alle comunali romane del 2016 salvo poi rimpiazzarlo all’ultimo con Alfio Marchini, Bertolaso viene proposto per la seconda volta dal Cavaliere durante il faccia a faccia che si è tenuto ieri al Senato tra i vertici del centrodestra. 

Matteo Salvini, Giorgia Meloni, Antonio Tajani in presenza, con Berlusconi collegato su Zoom, si sono incontrati nello studio del leader leghista a palazzo Madama. Una riunione da tempo attesa per fare il punto non solo sulla situazione politica nazionale, alla luce dell’ultimo Dpcm, ma anche e soprattutto sulle amministrative della prossima primavera. 

Sono stati analizzati una ventina di nomi come possibili candidati per le principali città che andranno al voto. Tra queste c’è anche Roma. “L’obiettivo è chiudere al più presto le intese per esprimere candidati unitari e vincenti nei 1.300 Comuni che andranno alle urne. Nei prossimi giorni ci rivedremo per proseguire il lavoro” spiegano i leader in una nota stampa ufficiale diffusa al termine nell’incontro

E nel toto nomi appunto c’è anche quello di Guido Bertolaso. Accantonata l’ipotesi Massimo Giletti, giornalista di La7 finito nel calderone del toto nomi che ha però smentito categoricamente di voler scendere in campo per Roma – “non ci penso nemmeno” – sembra così prendere quota “l’uomo delle emergenze”. Così ribattezzato dalla stampa per aver gestito eventi tra i più critici della storia d’Italia recente, dal terremoto dell’Aquila ai rifiuti in Campania, Bertolaso rientra da sempre nelle grazie del Cavaliere. Prematuro però parlare di candidatura, un’ipotesi che al momento secondo quanto apprende RomaToday non troverebbe fondamento. Se non appunto quello di una proposta lanciata a sorpresa da Berlusconi. E che tra l’altro, oltre a non trovare conferme nel diretto interessato, pare non convincere né Meloni né Salvini, più orientati a un volto nuovo. 

Resta fermo il carattere “civico” del profilo richiesto. Per quanto a Fratelli d’Italia non dispiacerebbe un politico di professione, e più volte è stato fatto il nome del vice presidente della Camera Fabio Rampelli, la linea dettata da Matteo Salvini con ogni probabilità avrà la meglio: un candidato senza tessera di partito, che possa aspirare ai voti del centro moderato, del mondo dell’impresa, oltre il recinto degli elettori di destra più affezionati. Insomma, un punto sembra inamovibile: sarà un candidato esterno.