Misterbianco. “I cittadini usati come un bancomat (ormai fuori uso)”

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di Giusy Percipalle

MISTERBIANCO – L’Amministrazione comunale di Misterbianco continua imperterrita le sue scelte antipopolari, e tra IMU (Imposta Municipale o Imposta Municipale Propria), TASI (Tassa Servizi Indivisibili), TARI (Tassa Rifiuti) etc.. viene etichettato come il paese dalle tasse con aliquote più alte di tutto l’hinterland catanese. Dinnanzi alle continue sollecitazioni da parte di comitati e di qualche consigliere di opposizione, che pressano affinchè il Sindaco dia soddisfacenti risposte, si prende atto, dopo aver seguito qualche dibattito in seduta di consiglio comunale, che non vi è neppure l’intenzione di andare incontro ai cittadini, abbassando di qualche punto ogni singola tassa.

Deprime ancor di più l’assoluta inattività delle rappresentazioni politiche di una maggioranza che dovrebbero essere rappresentanza di popolo, ancor prima di essere sostenitori di un’amministrazione che pare essere, per come si adopera, antipopolare. Ma nonostante le tasse siano alle aliquote massime, dunque gli introiti consistenti, il Sindaco dichiara che le casse comunali sono costantemente in rosso, pertanto impossibilitato ad assolvere a qualsiasi richiesta manutentiva. Siamo seriamente preoccupati – dichiarano alcuni cittadini – poiché, vediamo tante fotografie su feste, spettacoli, serate danzanti, fiere, durante le quali fare passerelle elettorali, e non sentiamo minimamente parlare di riduzioni delle tasse da parte di quegli amministratori che dovrebbero rappresentare le nostre esigenze. Eppure una riduzione ed una revisione di spesa è possibile in ogni Comune d’Italia, capitolo per capitolo, ma per trovare soluzioni occorre in primis l’intenzione di farlo, la capacità di gestione e l’ impegno mirato verso le tasche dei cittadini; elementi forse carenti all’interno dell’amministrazione che governa oggi il paese. L’ultima trovata di questa amministrazione è stata far trovare ai cittadini, al rientro dalle ferie, dal 1° settembre, la tassa su una struttura comunale, il campo di atletica, fin’oggi di libero accesso. Un regalino di benvenuto poco gradito da quanti, atleti e non, vedevano uno spazio per dilettarsi, svagarsi o allenarsi. Purtroppo tendenzialmente, piuttosto che considerare il cittadino, che già paga abbondantemente le tasse, e avvicinarlo alle strutture che il comune offre, si tende ad allontanarlo.

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