Roma, inchiesta su stadio. Di Maio: “Un grande equivoco”

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Un momento del comizio elettorale di Luigi Di Maio per appoggiare il candidato del M5s Adriano Zuccalà, Pomezia (Roma), 15 giugno 2018. ANSA/ALESSANDRO DI MEO

Un momento del comizio elettorale di Luigi Di Maio per appoggiare il candidato del M5s Adriano Zuccalà, Pomezia (Roma), 15 giugno 2018.
ANSA/ALESSANDRO DI MEO

“Un grande equivoco, è tutto un malinteso”. Sette parole per interrompere il silenzio sull’inchiesta in corso sullo stadio di Roma che ha gettato un’ombra sul M5S, al governo da quindici giorni insieme alla Lega. Così il vicepremier Luigi Di Maio risponde velocemente ai cronisti lungo i pochi metri che lo portano al palco di piazza Indipendenza a Pomezia, cittadina a sud di Roma, dove il 24 giugno i 5S si giocano (di nuovo) il Comune al ballottaggio. Di Maio ha aggiunto di essere tranquillo. Sul palco ha spostato l’attenzione su quello che farà: non solo lui come doppio ministro (“Il decreto di dignità si farà subito, non c’è più tempo da aspettare”) ma anche i suoi colleghi Fraccaro e il presidente della Camera Fico. “La prossima settimana ci sarà il taglio dei vitalizi agli ex parlamentari”, assicura. Puntuale dal pubblico è arrivato l’applauso. Ma dallo stesso, a fine comizio un gruppetto ha urlato anche “Onestà onestà!”.