Il premier Giuseppe Conte è uscito dalla sua abitazione, nel centro di Roma, per andare a Montecitorio. E’ salito su un taxi e ai cronisti che l’aspettavano ha detto: “Emozionato? Beh sì, un po’ emozionato lo sono“.
“Grande forza, grande entusiasmo e determinazione vogliamo lavorare nell’interesse del paese degli italiani cercheremo di fare il nostro massimo. Il Paese ha bisogno di fiducia, ha bisogno che si creino i presupposti per poter andare tutti fieri e orgogliosi di questo paese”. Ai cronisti che gli hanno chiesto se il governo nasce debole Conte ha risposto: “Dimostreremo coi fatti che non lo è”.
Il neo presidente del Consiglio sarà ricevuto questa mattina alle 10,30 a Montecitorio dal Presidente della Camera, Roberto Fico. Conte aveva visto ieri sera a Palazzo Madama la Presidente del Senato, Elisabetta Casellati.
Con Giuseppe Conte presidente del Consiglio e Giovanni Triaministro dell’Economia, nasce il governo di Movimento Cinque Stelle e Lega. A quasi tre mesi dalle elezioni e a un passo dal ritorno alle urne. Luigi Di Maio e Matteo Salvini, che saranno ministri e vicepremier, siglano l’accordo al termine di un lungo faccia a faccia alla Camera. A sbloccare l’impasse è soprattutto un cambio di ruolo di Paolo Savona, il professore anti-euro cui Sergio Mattarella aveva negato l’Economia: avrà la delega alle Politiche europee. “E’ stato raggiunto l’accordo per un governo politico M5s-Lega”, recita una nota di Di Maio e Salvini alle sette di sera. “Lavoreremo intensamente per realizzare gli obiettivi del contratto, lavoreremo con determinazione per migliorare la qualità di vita di tutti gli italiani”, sono le prime parole di Conte da premier, dopo aver letto al Quirinale, tre ore più tardi, la lista dei suoi ministri.
“Si è concluso un complesso itinerario”, chiosa il capo dello Stato, che alle 16 riceverà al Colle il nuovo presidente del Consiglio e la squadra dei diciotto ministri, tra cui cinque donne, per il giuramento. Nasce un governo politico, dunque. Un governo giallo-verde. Con Di Maio e Salvini vicepremier. E due professori, Conte e Tria, a Palazzo Chigi e via XX Settembre. Nascerà ufficialmente, all’inizio della prossima settimana, con il voto di fiducia in Parlamento di M5s e Lega. Dice “No” Forza Italia, che annuncia “battaglia per i cittadini”. E annunciano un’opposizione dura Partito democratico e Liberi e uguali: “Costruiremo l’alternativa – dice Maurizio Martina – al governo populista e di destra che ha un programma pericoloso, antieuropeo e iniquo”. Fratelli d’Italia, che era disponibile al “Sì” alla fiducia, sceglie la linea dell’astensione. “Per patriottismo – dichiara Giorgia Meloni – diamo una mano perché l’Italia è sotto attacco e non ci possiamo permettere il voto a luglio”. E’ questo un passaggio chiave per la nascita del governo: M5s era infatti contrario a dare ministeri al partito di Meloni e solo lo stop di Salvini all’alleata sblocca l’intesa, nella lunga trattativa finale tra M5s e Lega.