Ore di tensione della direzione del Pd fissata per le 15 di oggi quando si ‘affronteranno’ le cinque correnti dem che fanno capo a Matteo Renzi, Enrico Franceschini, Andrea Orlando, Maurizio Martina e Michele Emiliano. Ad accendere le polveri è stato un testo pubblicato dai renziani che ha messo dei paletti al dibattito politico sull’accordo con i 5 Stelle. Ha proseguito a buttare benzina sul fuoco il sito senzadime mappa con nomi e cognomi le posizioni dei componenti della Direzione del Pd proprio sulla trattativa con il M5s. Una sorta di pre-conta prima di una conta vera e propria in Direzione. Le due iniziative, giunte in un momento di tensione al calor bianco dopo l’intervista di Matteo Renzi a ‘Che tempo che fa’ di Fabio Fazio, hanno provocato un acceso scontro nel partito.
Una gran parte dei dem (compresi alcuni renziani) grida alle liste di proscrizione e invoca la chiusura di senzadime che nel pomeriggio sostituisce i nomi dei parlamentari con altrettanti omissis, spiegando che il “Pd non è una società privata come la Casaleggio Associati”. E che il sito “si limita a riportare opinioni espresse pubblicamente”. “La conta promossa dai capigruppo per non fare la conta ancora non si era mai vista”, chiosa ironico Andrea Orlando. “Nessuna conta interna, ma un appello all’unità” ribatte Graziano Del Rio.
Il documento a prima firma Guerini è piombato sul tavolo della discussione spazzando via l’ordine del giorno su cui la Direzione era stata convocata: decidere se fosse il caso o meno di sedersi al tavolo delle trattative con il M5s. Un ordine dei lavori che era stato messo già in discussione dall’intervista di Matteo Renzi nello studio di Fabio Fazio, a ‘Che tempo che fa’. In quell’occasione l’ex segretario aveva ribadito la sua contrarietà a un governo a guida Lega o M5s, aprendo invece ad un governo di tutti in grado di riscrivere le regole istituzionali.
Ecco i tre punti del breve documento predisposto dai renziani sui quali da ieri è partita una raccolta di firme tra i parlamentari e i membri della Direzione del Pd. Niente “conte interne” alla direzione di domani: lo “stallo” politico è “frutto dell’irresponsabilità” di M5s e centrodestra. Sì al confronto ma niente fiducia “a un governo guidato da Salvini o Di Maio”. Al momento sarebbero state totalizzate le firme di 77 deputati su 105 e 39 senatori su 52. Tra i firmatari anche i capigruppo Graziano Delrio e Andrea Marcucci.
Nel sito, collegato all’account Twitter di @AlbericoDeLuca, si raccoglie “l’orientamento di ogni singolo componente della Direzione Nazionale, sulla base delle dichiarazioni espresse sui social o a mezzo stampa”. Sulla base delle risposte, pubblicando i nomi di tutti i componenti della Direzione, il sito divide i membri in tre categorie: non favorevoli alla trattativa con M5s, favorevoli alla trattativa con M5s e non si sono ancora espressi.
Contro il sito senzadime, accusato di avere pubblicato “liste di proscrizione”, protestano anche gli stessi renziani, come ad esempio Ivan Scalfarotto, Lia Quartapelle, Alessia Morani, Debora Serracchiani, Alessia Rotta. Emanuele Fiano. “Senzadime.it è una cosa orribile – ha twittato il deputato dem – estranea alla mia cultura democratica. Chi lo ha fatto lo chiuda, non c’entra niente con il Pd, con il nostro modo di discutere, magari anche di litigare, ma di lavorare per un progetto, non per chiudere recinti”.