Maltempo: gelo e neve su Italia, scuole chiuse a Roma

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Burian, il vento gelido siberiano, congela l’Italia. Soprattutto del Nord si è già registrato un abbassamento delle temperature ed è allarme neve a Roma dove, per il rischio ghiaccio, è stata disposta la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado, compresi gli asili nido. A Venezia, per il forte vento, è crollato un pilone suo Ponte della Libertà, la strada d’accesso in città, bloccando il traffico in entrambe le direzioni. Per fortuna né mezzi né persone sono rimasti coinvolti. Nel crollo, tuttavia, il pilone ha tranciato la linea elettrica del tram, rendendo così inservibile il percorso fino a sera quando, sgombrato il traliccio, è ripresa la circolazione. A Trieste le raffiche di Bora hanno raggiunto i 130 chilometri orari e nella regione la colonnina di mercurio è vicina allo zero anche nelle zone pianeggianti e sulla costa. A Torino la nevicata, che nel pomeriggio è stata molto intensa per un paio d’ore tanto da costringere al rinvio della partita di calcio Juventus-Atalanta, si è esaurita in serata e nella notte il termometro non dovrebbe scendere sotto i -4 gradi. Nel capoluogo piemontese le scuole resteranno aperte. Per l’alto rischio valanghe comunque sono stati chiusi i passi alpini.

ANSA/ALESSANDRO DI MARCO

ANSA/ALESSANDRO DI MARCO

In Toscana nevicata copiosa sulle colline di Livorno. Fiocchi pure a Firenze dove però la neve si è subito sciolta; per l’emergenza freddo di questi giorni tutte le strutture di accoglienza della Caritas diocesana sono allertate per accogliere i senza fissa dimora. Sull’Appennino Pistoiese e all’Abetone la coltre bianca ha superato il metro; due metri nella zona di Campigna, al confine tra il versante toscano e quello romagnolo nella zona del parco del Casentino. Scuole chiuse per l’allerta meteo in diversi comuni del Sannio, ad Avellino, Ariano Irpino e in quasi tutti i comuni dell’Alta Irpinia, più degli altri interessati dalla perturbazione meteo che annuncia piogge forti, nevicate anche a bassa quota e un forte abbassamento delle temperature.

In Abruzzo chiuse le scuole nei quattro capoluoghi di regione e nei tre atenei, ma con il passare delle ore e l’avvicinarsi di neve e gelo, aumentano i comuni che hanno deciso la sospensione delle attività didattiche; divieto di transito dei mezzi superiori a 7,5 tonnellate deciso dalle prefetture dell’Aquila e Teramo. Alunni a casa anche in tanti altri comuni italiani: nel riminese, nel parmense, nel foggiano in Umbria, in Gallura. Ansa