Paternò, poltrone in sconto

Sharing is caring!

15826923_1487523264594476_5250711513385145517_n

Durante l’insediamento del nuovo assessore a Paternò. (Foto: CiakTeleSud)

di Andrea Di Bella

La politica ha un prezzo. E quindi, anche i politici hanno un prezzo (politico, ovviamente). Quando i politici diventano in casi gravi dei politicanti, il prezzo è sottoposto a sconto. E siccome il periodo è quello giusto, vale a dire i giorni in cui partono i saldi invernali, va detto che anche a Paternò le poltrone si svendono. E’ il caso della nuova casella da assessore all’interno della strampalata Giunta del sindaco uscente Mauro Mangano, che giusto ieri è stata assegnata al nuovo assessore Salvo Messina, professione geometra, indicato dal consigliere Salvo Comis quale suo personale rappresentante in Amministrazione comunale.

Comis è un amico personale, e proprio in virtù di questa amicizia non la prenderà a male se descrivo la vicenda della nomina del nuovo assessore con l’audacia che si conviene. “Svendita” perchè Comis è esattamente così che sembra intendere la politica: tu mi dai, io ti do. Senza offesa.

Minutolo e Comis

Minutolo e Comis

E’ così che fece per il primo aumento dell’addizionale comunale sull’Irpef, che con il suo voto determinante in Consiglio Comunale (e contestuale passaggio in maggioranza) venne aumentata dallo 0,2% allo 0,8%. Quel passaggio fu premiato con la nomina dell’assessore Alfredo Minutolo, giovane avvocato che ha creduto di potere fare politica verosimilmente senza doverne dare sufficientemente conto a Comis. Sia chiaro che per taluni la politica non è così che si fa, vale a dire nel rispetto delle posizioni di tutti ma nella massima autonomia e libertà. Per alcuni è: lì ti ho messo io e quindi fai quello che dico io, viceversa vai a casa. E infatti Minutolo è andato a casa, perchè “gli impegni legati alla mia professione di avvocato non mi permettono di intraprendere con maggiore serenità il difficile lavoro di assessore”, salvo poi dichiarare nella stessa nota stampa che “Finisce una fase della mia attività politica e ne inizia un’altra, che mi vedrà impegnato direttamente. Non finisce il mio impegno quotidiano per questa città”. Tradotto: mi dimetto perchè non sono stato messo nelle condizioni di potere svolgere serenamente il mio lavoro come riferimento di questo gruppo di consiglieri comunali (Comis in primis), e mi candido alle prossime elezioni Amministrative. Questa ultima ricostruzione non è mai stata smentita da Minutolo.

Al sindaco Mauro Mangano un piccolo appunto, con il rispetto che sa: ma chi glielo ha fatto fare? Dal 2012 ad adesso ha perso per strada qualcosa come almeno 8 consiglieri comunali, qualcuno fa il giro e poi ritorna periodicamente a casa, per poi andarsene nuovamente all’opposizione o quel che ne è rimasto. E da quella che viene definita “opposizione responsabile” lei ottiene puntualmente l’aiuto in Consiglio Comunale che le serve per l’approvazione dei suoi provvedimenti; voti senza i quali lei non sarebbe maggioranza ma minoranza anche in Consiglio, oltre che nella città. I suoi consiglieri, quelli eletti con lei nel 2012, non le chiedevano altro che una maggiore concertazione tra i componenti della sua maggioranza e tra i singoli gruppi in Consiglio. Ha finito per mandare tutti a quel paese, per poi infine accordarsi con un singolo consigliere in cambio di due assessori a quattro mesi dalle elezioni. Complimenti.