Roma, orrore per una 13enne costretta a prostituirsi dai parenti

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violenza-sessuale-Affidata alla nonna perché se ne prendesse cura, si era invece ritrovata in un inferno. Denutrita e analfabeta, costretta a chiedere l’elemosina e a prostituirsi a soli 13 anni, presa a cinghiate lasciata nuda e bagnata con l’acqua gelata fuori dal container nel quale viveva se osava non sottostare agli ordini. A farle questo erano la nonna e la zia paterna, dopo che i genitori della piccola avevano deciso di trasferirsi in America affidandola ai parenti. La storia risale al 2014 e grazie alle indagini i poliziotti sono riusciti ad arrestare 5 persone. In manette sono finite tre zie, la nonna, accusate di associazione a delinquere, sfruttamento della prostituzione minorile, falsità ideologica e sostituzione di persona, mentre i genitori sono stati denunciati per abbandono di minore. Arrestato anche un anziano che era stato sorpreso in macchina con la vittima. 

I particolari agghiaccianti sono venuti fuori grazie a un’audizione urgente protetta alla presenza di una psicologa delegata dal giudice. Per evitare di essere punita e contro la sua volontà, la ragazzina spesso aveva accettato di incontrare alcuni uomini, mandati dalla zia, che in compenso le offrivano dai 50 ai 70 euro. Affidata adesso a una casa famiglia per ordine dell’Autorità Giudiziaria, alla minore è stata vietata la visita di qualsiasi familiare, mentre le indagini stanno andando avanti. Ulteriori verifiche e testimonianze hanno portato all’individuazione di altri tre adulti che in passato avrebbero approfittato della tredicenne e che, al termine delle indagini, sono stati denunciati. Una delle zie e la nonna erano fuggite all’estero e per questo è stato necessaria emanare mandati di cattura europei per raggiungerle. Avevano trovato rifugio in Romania, in uno sperduto villaggio, la polizia del luogo, grazie alle indicazioni della polizia italiana, in poche ore è riuscita a individuarle e ad arrestarle. La nonna è già stata estradata in Italia. Tempi più lunghi invece per la zia ventiseienne che verrà portata in Italia nei prossimi mesi. Il Fatto Quotidiano