Catania e Sant’Agata. Michela Giuffrida batte la santa e si candida a sindaco

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3e153f9a-fc90-4214-a92e-074dec50bdec-300x224di Daniele Lo Porto per SiciliaJournal

Il 26 gennaio scorso aveva precisato a “Ragusanews.com” che non avrebbe condotto la diretta di Telecolor sulla festa di Sant’Agata, rispondendo ad alcune indiscrezioni che giravano già da giorni. “Sarò ospite insieme ad altri politici ed esponenti del mondo della cultura catanese. Sarei onorata, mi piacerebbe tornare al primo amore che non si scorda mai”, aveva aggiunto Michela Giuffrida, già direttore di Telecolor e poi coordinatrice della redazione di Antenna Sicilia, il primo incarico ottenuto dopo una decimazione di massa della redazione di Telecolor, sulla quale la Cassazione ha di recente condannato l’editore Ciancio. “Giornalista d’assalto” prima di diventare deputata europea del Pd, grazie ad una “invenzione” di Lino Leanza che l’aveva lanciata in politica a colpo sicuro, con tutto il gradimento e la riconoscenza del caso da parte di Mario Ciancio e della figlia Angela.

Ma le smentite  dei politici hanno le gambe corte, cortissime. L’on. Giuffrida dovrebbe saperlo visto che ha fatto la giornalista. Infatti il 5 e 6 febbraio Michela Giuffrida ha interpretato in modo assolutamente originale il ruolo di ospite: posto d’onore sul divano di un elegante salotto, accanto una “spalla” invisibile, microfono in mano da padrona di casa e piglio confidenziale con gli altri politici, dal sottosegretario Giuseppe Castiglione, sostenitore  di quella maggioranza del quale il Pd è socio di maggioranza, a Giuseppe Lupo, esponete di spicco del Pd siciliano, stampella del pasticcione Rosario Crocetta.

Fa domande, disquisisce, si autocelebra, lancia proclami, comizia: il tutto per oltre due ore. Mai un “ospite” ha avuto tanto spazio e libertà d’azione: gli altri entrano, si siedono, vanno via mentre lei – da sempre stakanovista, ma non solidale con i compagni di lavoro che vengono licenziati intorno a lei, prima a Telecolor poi ad Antenna Sicilia – resta lì, inamovibile. Ma è solo un ospite, che diamine! Se poi la ritroviamo di nuovo in diretta, anche il giorno dopo, per commentare il rientro del fercolo di Sant’Agata in cattedrale è solo un caso. Forse visto l’orario non c’erano altri giornalisti o ospiti disponibili, ma si sa che la generosità dei parlamentari europei è nota. E poi, “il primo amore non scorda mai”. Ma non basta, ci mancherebbe. L’editore di Telecolor, Angela Ciancio, ritiene necessario sdebitarsi per tanta disinteressata disponibilità, e dopo la diretta dedicata alla patrona di Catania (certo era Lei la protagonista, ma diventa quasi secondario), manda in onda una replica di Insieme dove la “spalla” nel salottino intervista proprio lei, l’eurodeputata del Pd.

Qualcuno, maliziosamente, vorrebbe rititolare la diretta  che non è stata sulla festa di sant’Agata, ma sull’ufficializzazione della candidatura a sindaco di Michela Giuffrida. L’ingenuo Lino Leanza aveva pensato in grande mandandola a Bruxelles, Angela Ciancio con la famiglia è molto più pragmatica: meglio avere una dipendente sindaco. Aspettiamo, naturalmente, precisazione, ma Enzo Bianco intanto, è avvertito.