Paternò. Replica sul servizio in merito a comunicato del movimento “Paternò On” e all’ing. Carmelo Costa

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IL FATTO – In data 21 novembre scorso, sul periodico locale paternese Gazzetta Rossazzurra, è stato pubblicato uno spazio dal titolo “Riceviamo e pubblichiamo” a firma ing. Carmelo Costa, con al suo interno una querela indirizzata al Procuratore della Repubblica di Catania. In tale comunicazione si fa cenno ad un articolo pubblicato dal sito internet www.freedom24news.eu lo scorso 10 novembre, dal titolo «Paternò. Attacco a Condorelli: “Uomo di compromessi e favoritismi”». Nel sopra citato spazio opportunamente realizzato, tale pubblicazione viene definita, dallo stesso ing. Costa: «apparentemente proveniente dal movimento politico Paternò On, sotto la testata giornalistica Freedom24 News, a chiaro contenuto diffamatorio, sotto colore di riflessione politico-moralizzatrice», ed inoltre «Detto articolo ha preso di mira la figura del dott. Filippo Condorelli (consigliere comunale, ndr). L’attacco, di inusitata violenza nei suoi confronti è stato condotto vigliaccamente sul piano della genericità dei fatti e dell’anonimato dell’autore di detto articolo. E’ facile intravedere calcoli politici di basso conio senza stile e dignità in vista dei prossimi appuntamenti elettorali». Nella comunicazione inviata alla Procura di Catania si fa anche «richiesta di punizione per il gratuito e infondato coinvolgimento in equivoci e illeciti accordi per quanto riguarda la nomina a direttore dei lavori di contabilità e coordinamento per la sicurezza in fase di esecuzione dell’intervento dei lavori di riadattamento e ammodernamento del centro di aggregazione per minori con “disagio sociale”», ed inoltre che «Il mio nome (quello di Costa, ndr) è stato vistosamente evidenziato». E quindi, si legge sempre nella nota pubblicata, «Sporgo nei confronti dell’autore-autori della descritta superiore condotta per il reato di diffamazione a mezzo stampa chiedendone la punizione. Chiedo di essere informato delle determinazioni inerenti l’esercizio dell’azione penale».

A tal proposito, in riferimento a tale pubblicazione, il responsabile di www.freedom24news.eu, il giornalista Andrea Di Bella, replica.

LA REPLICA – «Leggo con stupore quanto pubblicato nei giorni scorsi a proposito di un servizio divulgato dal nostro sito. Desidero informare l’ingegnere Carmelo Costa, personaggio che non conosco e di cui circa la sua irreprensibile condotta professionale non nutro dubbi, che quanto pubblicato da Freedom24News.eu rientra perfettamente nell’esercizio del diritto di cronaca. Ho letto di una presunta diffamazione a mezzo stampa da noi esercitata. Comprendo che la linea di demarcazione che separa il diritto di ognuno a manifestare il proprio pensiero (riconosciuto dall’articolo 21 della Costituzione Italiana e dall’art. 19 della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo) ed il reato di diffamazione è labile ed è stata soggetta nel tempo a numerose interpretazioni. Mi rendo altresì conto che la libertà di manifestazione del pensiero, in tal caso di cronaca, non deve certamente risolversi in libertà di diffamazione. Di contro, pare evidente come la circolazione “controllata” dei dati personali, come anche di informazioni circostanziate, non deve costituire in nessun modo un ostacolo alla garanzia della libertà di espressione. Se diffamazione c’è stata, certo non può essere in alcun modo attribuita a giornalisti che raccontano ai cittadini ciò che accade sul territorio, sul piano sociale ed anche politico. Ciò vale per tutti, specie per chi come noi si è prefisso il compito indissolubile di informare la comunità sul piano anche e soprattutto dell’opinione politica di politici, di gruppi anche politici o di singoli cittadini. Peraltro, se posso permettermi una divagazione, dico che la funzione della cronaca più in generale è certamente intesa come il raccogliere tutte quelle informazioni che rappresentano un interesse pubblico, col fine ultimo di diffondere tali informazioni alla collettività. E quanto pubblicato da Freedom24News.eu, a nostro modesto modo di vedere, rappresenta a pieno titolo un’informazione di pubblico interesse, dunque considerata meritevole di spazio ed attenzione. 

Ritengo inesatto quanto espresso dall’ing. Carmelo Costa, nel considerare quanto da noi pubblicato un articolo «apparentemente proveniente dal movimento politico Paternò On», per il semplice fatto che Freedom24News.eu non ha fatto altro che citare (in forma virgolettata ed integralmente) un comunicato pubblico realizzato da terze parti e non a firma nostra (per tale motivo non appariva alcuna firma), redatto dal sopra citato movimento civico operante nella città di Paternò, diffuso attraverso canali informatici ufficiali del movimento stesso. Ed inoltre, al termine della pubblicazione, è stato riportato in calce: «La Redazione resta a disposizione degli interessati per eventuali repliche», garantendo quel diritto di replica (o in casi estremi di rettifica) iscritto all’art. 8 della legge sulla stampa 47/1948. Normativa, quest’ultima, che stabilisce come il responsabile sia «(…) tenuto a fare inserire gratuitamente le dichiarazioni o le rettifiche dei soggetti di cui siano state pubblicate immagini od ai quali siano stati attribuiti atti o pensieri o affermazioni da essi ritenuti lesivi della loro dignità o contrari a verità, purché le dichiarazioni o le rettifiche non abbiano contenuto suscettibile di incriminazione penale». Una disponibilità da noi garantita, e di cui gli interessati – ad oggi – hanno ritenuto di non doversi avvalere ed anzi di aggirare inopinatamente in favore di una più inopportuna ed a tratti violenta comunicazione inviata alla Procura di Catania, con all’interno la richiesta inusuale di una non meglio precisata «punizione» da esercitare nei confronti di www.freedom24news.eu, impropriamente definito «politico-moralizzatrice» dallo stesso ing. Costa.

Alla luce degli spiacevoli risvolti sopra evidenziati a seguito della nostra pubblicazione (quest’ultima totalmente in linea con tutte le attuali normative vigenti, come già specificato), e sentito il nostro legale, ci vediamo costretti a riservarci la possibilità di rivalerci in ambito giudiziario, nel caso si determinasse ulteriore diffamazione ed aggravio nei confronti di www.freedom24news.eu, impropriamente citato e dal sottoscritto rappresentato. Nonostante tutto, a dimostrazione della nostra totale buonafede e correttezza, riteniamo di dover restare ancora a disposizione degli interessati per eventuali precisazioni». Andrea Di Bella