SEGNI DEI TEMPI – L’Expo di Milano globalizzi la solidarietà

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spot segni dei tempi salvatore ali sito internet

detay-expo-milano-unesposizione-grande-11-milioni-di-metri-quadratiÈ cominciata la tanto attesa Esposizione Universale dei Popoli (Expo), una occasione straordinaria per Milano e l’Italia tutta, per mostrare al mondo la unicità e la bellezza del nostro territorio e delle nostre risorse; un’evento per riflettere sul problema della fame nelì mondo e della condivisione dei beni tra i popoli. Come ha ben detto Papa Francesco nel suo messaggio durante la cerimonia inaugurale, l’Expo deve essere “un’occasione propizia per globalizzare la solidarietà”, attraverso un progetto che coinvolga tutti, imprenditori, commercianti, studiosi, che miri a “nutrire il pianeta nel rispetto di ogni uomo e donna che vi abita e nel rispetto dell’ambiente naturale”. Ma per il Pontefice, l’Expo deve essere anche “l’occasione di un cambiamento di mentalità, per smettere di pensare che le nostre azioni quotidiane – ad ogni grado di responsabilità – non abbiano un impatto sulla vita di chi, vicino o lontano, soffre la fame”. La fame del mondo, infatti, è questione di tutti, per cui la sfida che ci attende è quella di non abusare del creato, ma valorizzarlo per il sostentamento di tutti gli uomini. L’auspicio è, dunque, che questa Expo non sia solo un grande “ristorante multietnico”, ma un tavolo attorno al quale individuare soluzioni affinché tutti abbiano il necessario per vivere. Di contro, alla cerimonia di inaugurazione ha fatto da contraltare la manifestazione di quei gruppi che sono contro l’Expo. Al di là del fatto che questa gente è sempre contraria a tutto – se fosse per loro il mondo sarebbe ancora al tempo delle palafitte –, piuttosto che ricorrere alla violenza gratuita che deturpa una città e danneggia poveri cittadini, perché non fanno delle proposte concrete sul problema della fame del mondo e l’accesso al cibo da parte di tutti i popoli? Ma forse a questi teppisti è troppo chiedere di usare il cervello, dato che sanno usare solo la violenza, per cui non ci resta che isolarli, ignorarli e augurare una buona e serena Expo alla nostra Italia.

Padre Salvatore Alì

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