Fini da Santoro tradisce ancora Berlusconi – di A. Di Bella

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Silvio Berlusconi e Gianfranco Fini

Silvio Berlusconi e Gianfranco Fini

di Andrea Di Bella

Ieri sera in studio a Roma nessuno ha osato controbattere a dovere. L’ex delfino di Almirante, l’ex delfino di Berlusconi ed oggi delfino di se stesso, ha sparato a zero senza freni come ai vecchi tempi. Acciacchi permettendo, il vecchio capo sta per tornare alla grande e tutti i traditori tornano a galla. Da queste colonne lo chiamammo traditore, ipocrita, vigliacco, e chi più ne ha più ne metta. Gianfranco Fini da Michele Santoro a Servizio Pubblico, ieri sera, avrebbe dovuto fare la parte del cattivo, ed intanto si è mostrato gentile col leader assolto di Forza Italia. “L’Italia resta uno Stato di diritto”. Col cavolo, caro Fini. L’Italia resta uno Stato farlocco, in mano a quattro scemi che hanno fatto e sfatto la storia di questo Paese a colpi di sentenze truccate, di testimoni intimoriti dalla morsa delle intercettazioni e delle perquisizioni alla Totò Riina. Siamo uno Stato di finto diritto, anzi. Uno Stato morbosamente guardone e giudicone. Ha ragione Scalfari: L’Italia è diventata una Democratura, un misto tra democrazia e dittatura. La democrazia di questi impuniti della Magistratura, che indagano a spese dei contribuenti intercettando a vuoto centinaia di ospiti privati di un uomo pubblico. E la dittatura di un governo inavvicinabile, che sancisce patti bilaterali facendo finta che siano firmati da uno solo dei contraenti. 

Per Michele Santoro, ieri sera Gianfranco Fini avrebbe dovuto tradire ancora. Ma tradire che? Un uomo che ha letteralmente cambiato la storia italiana contemporanea. Senza forma di poter essere smentiti, se Fini non avesse tradito proprio nei giorni in cui la pressione di magistrati e stampa nazionale ed internazionale sul governo del centrodestra si faceva più forte proprio a causa di quella indagine vergognosa sulle ospiti di Arcore, oggi le cose sarebbero molto diverse. Quasi certamente Fini leader della coalizione moderata, un Popolo della Libertà senza dubbio competitivo sul Pd di Renzi. E Berlusconi naturalmente candidato alla presidenza della Repubblica, se non già inquilino del Colle. Si vergogni ancora una volta, Fini e la sua liberadestra del cavolo. Se ne vada a Montecarlo o magari a Santa Lucia, col cognato e la compagna, quest’ultima la vera responsabile di quel gioco a massacro che sappiamo bene come finì. Gianfranco Fini ha tradito ancora Silvio Berlusconi, e lo fa senza remore ancora oggi, incurante del grave danno procurato all’Italia e ai moderati del Paese. Chi tradisce ha il dovere di tacere.

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