Ospedale di Paternò, da Borsellino a Mangano e Torrisi

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di Andrea Di Bella

Tutta colpa nostra. Non ci saremmo mai dovuti fidare non dell’assessore regionale Borsellino, che è una forestiera e della nostra città non glien’è mai importato nulla. In realtà non ci saremmo mai dovuti fidare del sindaco di Paternò, Mauro Mangano. Mi si perdonerà l’essere talvolta ripetitivo, ma un comitato civico in difesa dell’Ospedale – sia pure composto da autorevoli personaggi ex politici e da semplici cittadini che hanno svolto il loro ruolo al meglio – non avrebbe mai potuto in nessun modo far cambiare le cose senza essere sostenuto dalla politica.

Il sindaco Mauro Mangano, uomo del Partito Democratico fotografato sui social col premier Matteo Renzi e col presidente della Regione Siciliana Rosario Crocetta, non ha saputo nemmeno difendere adeguatamente il proprio ospedale. Un nosocomio che serve un bacino di utenza immenso, non solo quello paternese. Questo sindaco ha isolato totalmente le politiche cittadine, relegando Paternò a semplice bacino di consensi appetibile al politico di turno solo in vista di una competizione elettorale. Come me, in tanti non hanno dimenticato le passeggiate fatte fare a Rosario Crocetta tra i commercianti di Fiera di Settembre nel 2012. Avete svenduto Paternò, questa è la verità. E se a sinistra le responsabilità sono inaudite e senza scusanti, nel centrodestra l’unica responsabilità nel merito è addebitabile al senatore Salvo Torrisi: a Roma siede col Pd, e il suo partito (Ncd) esprime addirittura il ministro della Sanità. La politica tutta si vergogni. 

Disponibile anche nella prima pagina di Freedom24 in uscita il prossimo 6 marzo 2015 a Paternò e nel comprensorio etneo.

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