Paternò, 18mila euro ai Cantastorie

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DELIBERA DOTT. MESSINA

E’ quanto emerge dalle delibere firmate dalla giunta comunale di Paternò addirittura la vigilia di Capodanno scorso, il 31 dicembre. Si tratta di 18mila euro impegnati dall’amministrazione per la realizzazione di “cinque laboratori di arte espressiva varia da realizzarsi presso i locali del Piccolo Teatro – Spazio espositivo Casa del Cantastorie”. Dalla delibera, risulta come l’attore paternese Giovanni Calcagno abbia presentato un progetto per la realizzazione di n. 5 laboratori di arte espressiva, in data 30.12.2014, prot. n. 786/cult. Nella delibera, inoltre, viene sottolineato come “tale progetto è ritenuto dall’A.C. conforme alle esigenze della città, del teatro e del programma culturale che si intende realizzare in materia”. Una delibera diventata immediatamente esecutiva giorno 31 dicembre stesso. Per se stesso, l’attore Giovanni Calcagno ha chiesto e ottenuto dall’amministrazione un compenso di 6000 euro. Per la cantante Eleonora Bordonaro, sono stati chiesti e ottenuti 3600 euro. Stessa cosa per Mimmo Cuticchio, 3600 euro. Per Salvatore Ragusa 2400 euro, ed anche per Andrea Coppola, incaricato nel progetto di effettuare “ricerche audiovisive e bibliografiche”.

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PER GLI INDIGENTI SOLO 5MILA EURO

Emerge anche questo da una delibera firmata lo stesso giorno, il 31 dicembre scorso, dall’amministrazione comunale. 18mila euro per i Cantastorie, quindi. E 5mila euro per i cittadini in condizioni di estremo disagio sociale. Si legge nella delibera: “E’ intenzione di questa Amministrazione dare vita ad una mensa sociale per cittadini indigenti, per esaltare i valori della solidarietà e dell’accoglienza sociale, cercando di garantire un minimo di dignità a quanti non possono permettersi l’indispensabile per sopravvivere”. E poi: “(…) per rendere idonea, accogliente e funzionale la struttura ospitante, potrebbe rendersi necessario effettuare piccoli lavori di manutenzione della struttura, incaricando pertanto a provvedere il Responsabile de IV Settore, e naturalmente, per l’operatività della mensa, acquistare le necessarie derrate alimentari, suddividendo, in linea di massima, la somma a disposizione nel relativo capitolo così come di seguito: € 3.000,00 per acquisto derrate alimentari; € 2.000,00 per piccoli lavori di manutenzione dei locali per la mensa”. Si tratta quindi non di 5mila euro destinati solo ed esclusivamente alle esigenze di tipo alimentare. Dai 5mila, infatti, andranno sottratti 2mila euro destinati a “piccoli lavori di manutenzione dei locali della mensa”. L’impegno finanziario reale (come è emerso, quindi) si abbassa a 3mila.

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