Sanremo 2024. Amadeus eviti il trash all’Ariston e pensi a Baudo

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di Andrea Di Bella

I preparativi sono in atto. Siamo in grado di dirvi che proprio in questi giorni ferragostani il direttore artistico del prossimo Festival di Sanremo, Amadeus, sta effettuando il secondo ascolto delle centinaia di proposte musicali pervenute alla sua attenzione. Tra queste, anche diverse tracce inedite di big della musica italiana pronti a calcare per la prima volta il palco dell’Ariston, altri disponibili a tornarci.

La kermesse è prevista dal prossimo 6 al 10 febbraio 2024 in diretta su Raiuno, e sarà la quinta condotta e diretta consecutivamente proprio da Amadeus che in questo modo eguaglierà i record delle cinque conduzioni consecutive al momento raggiunte solo da Mike Bongiorno e Pippo Baudo.

Mentre si assiste alla formazione del cast sanremese, che si preannuncia ricco di sorprese già dalle anticipazioni che circolano tra gli addetti ai lavori, la concorrenza prepara la controffensiva come lo scorso anno, quando Mediaset dopo diversi anni decise di mantenere la cosiddetta “controprogrammazione” nonostante la gara degli ascolti sia notoriamente impari di fronte alla maggiore manifestazione televisiva italiana.

Sui contenuti della stagione, Mediaset si affaccia ad un approccio nuovo, più votato – almeno nelle intenzioni – alla qualità dei contenuti. Perfino la nuova edizione del reality Grande Fratello, che andrà in onda dal prossimo settembre su Canale5, ha cambiato totalmente volto: stessa conduzione ma impalcatura editoriale totalmente rinnovata a partire dal fatto che la formula “Vip” è stata scientificamente soppressa in favore di una versione più “normale” già dal titolo che diventa “Grande Fratello” senza alcun suffisso aggiuntivo. Per giungere poi al parco opinionisti che viene eliminato in favore di un’unica figura certamente di rilievo come la giornalista Cesara Buonamici. E poi, il cast: personaggi davvero noti al pubblico misti a personaggi totalmente sconosciti, ma che abbiano delle storie da raccontare e che siano distanti dal professionismo dei social, compresi quelli hot come OnlyFans.

A questo, l’ad Mediaset ha posto un’ulteriore rivoluzione, cioè quella di sostituire la veterana Barbara D’Urso ed ingaggiare la più moderata Myrta Merlino in entrata direttamente da La7 per condurre una rinnovata edizione di Pomeriggio Cinque. A questo si aggiungeranno certamente tutta una serie di aggiustamenti in corsa. Tornando al Festival della Canzone Italiana e dunque alla Rai, l’auspicio è che Amadeus possa arginare quei siparietti sgraditi al grande pubblico esattamente come sta cercando di fare la diretta concorrenza.

Episodi come quelli dell’emergente Rosa Chemical insieme a Fedez o impazzimenti scenici come quello di Blanco che smantella la scenografia del Teatro Ariston, entrambe le circostanze andate in diretta europea, sarebbero assolutamente da evitare, per riportare la manifestazione ad un garbo ed ad uno stile che richiami i fasti degli anni ’90, sia pure con le contaminazioni musicali contemporanee che tanto hanno fatto bene e la fortuna dei più giovani e non solo negli ultimi anni.

Da questo particolareggiato osservatorio, ci spingiamo anche oltre e offriamo un consiglio non richiesto al direttore artistico Amadeus: nel suo quinto Festival consecutivo, cui probabilmente non ne seguirà un sesto, farebbe senza dubbio cosa gradita ai telespettatori se riuscisse a riportare sul palco colui che è considerato il re indiscusso della gara canora per eccellenza in Italia: quel Pippo Baudo che tanto manca e che crediamo abbia ancora tanto da dare alla televisione italiana. Finchè il buon Dio ci concederà il privilegio di averlo tra noi, sarebbe per tantissimi appassionati della manifestazione ligure un toccasana riaverlo in video. Il ruolo, se si vuole, potrebbe essere costruito anche su misura per il re dei conduttori. E a proposito di conduzione, Baudo potrebbe essere coinvolto proprio nella veste di conduttore insieme ad Amadeus durante la finale del sabato sera, ruolo che nel 2023 fu affidato a Gianni Morandi. Chissà. Editoriale pubblicato sul quotidiano Italiachiamaitalia.it lo scorso lunedì 14 agosto 2023