Nel Pd è quasi scissione. Renzi al bivio

Sharing is caring!

CONFRONTO PRIMARIE PDL’ennesima resa dei conti all’interno del Pd. Ma domenica, come scrive Nico Di Giuseppe su IlGiornale, potrebbe essere quella finale. Perché ormai il rapporto tra Matteo Renzi e la minoranza democratica è burrascoso. La goccia che ha fatto traboccare il vaso risale a tre giorni fa, quando il governo è stato battuto due volte sulla riforma del Senato.

Un segnale politico firmato dai dissidenti democratici che ha mandato su tutte le furie il premier il quale da Ankara ha tuonato: “Recupereremo in Aula perché non è possibile avere soluzioni pasticciate e perché questo era un segnale politico, così alcuni deputati hanno definito quel voto. Di segnali politici il Pd parlerà durante l’assemblea di sabato. La riforma andrà in aula a gennaio e rispetterà i termini previsti”. 

“Se la minoranza Pd vuole andare al voto, lo dica”, gli ha fatto eco il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Graziano Delrio.  Da lì è nata i toni si sono fatti molto accessi. In primis, con Massimo D’Alema che risponde: “Non minacci i parlamentari e pensi alla crisi del Paese”. E poi con le successive dichiarazioni infuocate che si sono susseguite da entrambe le parti. Il nostro popolo ci ha affidato il compito di cambiare il Paese e non possiamo essere vittime di una guerra interna perché chi c’era prima vuole tornare a guidare il Pd. Vogliono bloccarci? Ci provino, noi proveremo a rinnovare il Paese fino all’ultimo giorno. Non finiremo vittime della premiata ditta Bindi-D’Alema“, ha affermato il vicesegretario Pd Debora Serracchiani, intervistata dalla Stampa.

Dall’altro lato della barricata c’è una Rosy Bindi che tuona e pronuncia parole forti contro il premier: “Non ho intenzione di mandare a casa il governo né di andare via dal Pd che ho fondato, però ci vuole più condivisione delle scelte. Un partito di sinistra, che è al governo, non può essere così lontano dai problemi dei lavoratori e il successo dello sciopero generale ne è la dimostrazione. Non credo che Renzi stia facendo politiche di sinistra ma soprattutto è il metodo che rischia di creare conflitto nel paese: ogni giorno ci si inventa un nemico nuovo per giustificare atteggiamenti decisionistici e anche un po’ autoritari“.

 

Leave a Reply

Submit Comment
*