Paternò, in arrivo il rimpasto di giunta. Il prossimo “omicidio politico” del sindaco

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cavallaro

di Andrea Di Bella

E’ questa la tecnica del sindaco di Paternò: usare donne e uomini più o meno capaci che non siano soggetti politici attivi, in modo tale da non poter subire ricatti di nessun tipo durante l’amministrazione. Utilizzare, dicevamo, per poi buttare letteralmente questi soggetti dentro il gabinetto al momento migliore. E’ quello che sta per accadere a Paternò. Mauro Mangano sta riorganizzando una nuova maggioranza consiliare che possa sostenere questa azione di governo della città.

Come in tutti gli accordi politici di qualsiasi assise, anche la giunta ne risente. E quindi via Alessandro Cavallaro, l’assessore allo sport nominato perchè atleta pluridecorato. Via anche Angelo Amato, assessore all’Urbanistica. Maggioranza nuova, assessori nuovi. E chi se ne frega se questi assessori, professionisti rispettabilissimi, hanno messo la loro faccia al servizio di un progetto che ha tradito loro e la città. Chi se ne frega? Non è importante. Gli equilibri sono cambiati e gli assessori devono saltare. In arrivo una rappresentanza dal nuovo gruppo consiliare formatori grazie alla costituzione di “Proposta Popolare”, composto dai consiglieri Sciacca e Statelli (eletti nel Pd) e dal consigliere Salvo Comis (eletto in una lista civica collegata al candidato sindaco Nino Naso). Dopo Giuseppe Carciotto e Flavia Indaco, adesso tocca proprio ad Alessandro Cavallaro e Angelo Amato. Della vecchia giunta rimangono soltanto Agostino Borzì e Salvatore Galatà, quest’ultimo un galantuomo che dovrebbe valutare di andarsene lui, prima di essere cacciato come gli altri.

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