Berlusconi equivoco su guerra in Ucraina: “Putin doveva fermarsi a Kiev”

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Vladimir Putin è stato trascinato alla guerra dalle pressioni interne e il suo obiettivo era “sostituire il governo di Zelensky con un governo di persone perbene“. Infatti, “non ho capito perché le truppe russe si sono espanse in giro per l’Ucraina, mentre secondo me dovevano soltanto fermarsi intorno a Kiev“. Così Silvio Berlusconi a Porta a Porta difende il suo amico Putin: il leader di Forza Italia, il partito che per tutta la campagna elettorale si è posto come garante nel centrodestra dell’atlantismo e dell’europeismo dell’Italia, a tre giorni dal voto definisce implicitamente il presidente ucraino Volodymyr Zelensky una persona non perbene, usando toni molto più vicino a Mosca che a Kiev