Catania, domani alla biblioteca “Livatino” mostra di Leonardo Falzone

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falzone leonardoSabato 8 novembre 2014 ore 17,30 inaugurazione della nuova mostra d’arte contemporanea di Leonardo Falzone all’interno della biblioteca civica “R. Livatino” in via Leucatia a Catania, struttura conosciuta anche con la denominazione di “Castello di Canalicchio o di Leucatia”. La mostra d’arte contemporanea sarà visitabile sabato 08 dalle h.17:30 e domenica dalle 09:30 alle 12:30 e dalle 16:30 alle 19:30. Le opere di Leonardo Falzone, posseggono un imprinting siciliano e lombardo, poiché il periodo lombardo con il suo luminismo atmosferico rarefatto in infiniti sfumati, ha segnato una tappa fondamentale nei lavori del raffinato pittore paesaggistico e nelle sue caratteristiche nature morte. Paesaggio marino e campestre sono i protagonisti delle opere di Falzone, seppur non mancano scorci monumentali e territoriali dedicati alla sua Sicilia.

“Attraverso la pittura desidero fare coscienza della metodologia pittorica tradizionale, – afferma Falzone – che, muovendo i primi passi dalle innovazioni della Scuola Veneta, ha predeterminato la maniera del fare la bella pittura da cavalletto, dall’età post-rinascimentale alla fine dell’ottocento. Per questo ho aderito poeticamente alla corrente della pittura colta relativa al movimento post-moderno degli anni ’80”. Classe ’72, Leonardo Falzone, insegna educazione artistica, oltre a essere costantemente impegnato in opere pubbliche, mostre personali e collettive. Falzone, inizia giovanissimo gli studi artistici frequentando l’atelier del pittore Luigi Vanchieri, dal quale apprende i primi rudimenti tecnici. Dopo aver conseguito il Diploma di Maturità d’Arte applicata, continua a perfezionarsi in pittura, presso l’Accademia di Belle Arti di Catania. Qui, incontra il suo mentore, il maestro Vincenzo Indaco, da cui riceve una forte impronta nella maniera di trattare le campiture, con particolare sensibilità pittorica. Successivamente il suo percorso artistico iniziato con gli impressionisti francesi, si sposta verso il costruttivismo della pittura macchiaiola italiana ottocentesca. Sarà il trasferimento nel bergamasco a segnare la sua evoluzione e cambiamento artistico: il contatto con il paesaggio del nord Italia lo indurrà ad analizzare la pittura medievale e rinascimentale per maturare alcuni equilibri metodologici ed estetici della pittura figurativa tradizionale.

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