Svolta nel giallo di Elena Ceste. Il marito indagato

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marito-2-U430304105092113R-U43040494095041x3F-418x312@Corriere-Web-NazionaleColpo di scena nella vicenda di Elena Ceste. Gli inquirenti hanno iscritto nel registro degli indagati con l’accusa di omicidio volontario e occultamento di cadavere il marito della casalinga di Costigliole d’Asti scomparsa il 24 gennaio scorso e il cui cadavere è stato ritrovato sabato 18 ottobre nelle campagne vicino a quella che fu la sua casa. 
La notizia è stata divulgata inizialmente dalla trasmissione Mattino 5, la cui inviata ha riferito che venerdì mattina i carabinieri si sono presentati a casa di Michele Buoninconti, marito della donna, per consegnargli il provvedimento. «Un atto dovuto», spiegano gli inquirenti. Nell’avviso si spiega che sabato verrà svolta l’autopsia sul corpo della moglie. L’esame verrà effettuato ad Alba (Cuneo) da Francesco Romanazzi, direttore della medicina legale, che ha ricevuto l’incarico dalla Procura di Asti. La consegna dell’avviso di garanzia è una procedura che consente all’indagato di nominare un proprio consulente a difesa. 
Per conoscere le cause della morte della casalinga di Costigliole d’Asti bisognerà attendere gli esiti dell’autopsia.

L’uomo, finora, era stato sentito più volte ma solo in qualità di testimone. 
In precedenza era stato anche ospite della trasmissione Chi l’ha visto?, in cui si diceva disperato per la scomparsa e lanciava appelli per ritrovare la moglie. Alcuni particolari del racconto dell’uomo non avevano mai convinto gli investigatori: dal ritrovamento degli abiti agli orari da lui indicati, che non coinciderebbero con quelli testimoniati dai vicini, gli ultimi a vedere la donna. A Chi l’ha visto? Buoninconti aveva mostrato disappunto per il ritrovamento degli abiti: «Va in giro nuda? Che figure mi fa fare?», ha ricordato di avere pensato.

CorrieredellaSera

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