A Paternò pronta la mazzata: addizionale IRPEF al massimo allo 0,8xmille

Palazzo Alessi a Paternò, sede del Consiglio Comunale

E SUL BILANCIO E’ POLEMICA APERTA

La proposta porta la sigla dell’ufficio al Bilancio e lunedì prossimo verrà esaminata dalla commissione consiliare al ramo, con il presidente, Nino Valore, che ha convocato una riunione di commissione consiliare sull’argomento. Con le polemiche sulla Tasi non ancora scemate e con il Bilancio ancora da chiudere, il Comune tenta di far quadrare i conti e proporrà al Consiglio comunale di aumentare l’addizionale Irpef, addirittura quadruplicandola, con un innalzamento della tassa al massimo consentito dalla legge, lo 0.8 per mille. E’ bastato l’annuncio per far scattare la polemica. «Si tenta di risolvere i guai del Bilancio nella maniera più semplice – interviene il consigliere Alfio Virgolini – piuttosto che guardare alla riduzione delle spese si pesca nelle tasche dei cittadini». E sarà un fine settembre carico di novità. Sul fronte politico appare sempre più certa la notizia della chiusura del sindaco Mauro Mangano con frangie della minoranza, con l’obiettivo di riacquistare forza in Consiglio comunale. A capeggiare il gruppo ci sarebbe il consigliere Turi Comis, tra i riferimenti di Raffaele Lombardo ma indicato vicino anche al vicesindaco di Catania, Marco Consoli, del Pd. Un passaggio, dunque, all’interno della compagine amministrativa visto che, come avevamo annuciato qualche giorno fa, per il gruppo (che sembra dovrebbe contare anche sui consiglieri Alfredo Sciacca e Gaetano Statelli), ci sarà un assessore. Il nome che circola è quello dell’avvocato Alfredo Minutolo, in passato vicino all’ex assessore provinciale di Forza Italia, Salvo Panebianco. Con Minutolo dovrebbe subentrare anche un assessore proposto da «Cittadini in Comune»; il nome circolato è quello dell’insegnante Francesca Coluccio, anche se sembra mancare la totale condivisione. Sul fronte delle uscite dalla Giunta non è ancora chiaro su chi cadrà la scelta, in molti guardano, però, agli assessori Flavia Indaco e Alessandro Cavallaro. Per la politica paternese un momento non felice, di grande confusione.

Mary Sottile – La Sicilia