“Ricomincio da dove ho lasciato, da quegli abbracci dell’ultima puntata che rifarei”: Mara Venier riparte con emozione e voglia di stare vicino al pubblico in questi tempi incerti con la sua Domenica In, che tornerà in onda il 13 settembre su Rai1 alle ore 14. Un’edizione (la terza consecutiva, in totale 11 quelle che negli anni ha condotto) ancora una volta a sua immagine e somiglianza, senza copione, con grande spazio all’improvvisazione, ma soprattutto intima, familiare, inclusiva: per questo l’esordio vedrà il ritorno di Loretta Goggi e Romina Power, protagoniste dell’ultima puntata nel giugno scorso, in cui in barba alle norme anti covid la conduttrice aveva abbracciato l’ex moglie di Al Bano, segnata dalla perdita della sorella.
Se non ci sarà – per evitare strumentalizzazioni – il video messaggio del premier Conte per accompagnare il rientro sui banchi di scuola annunciato dalla conduttrice (“Era un’idea in corso ma il Presidente Conte ha preferito declinare la registrazione del videomessaggio per evitare che la scuola diventi occasione di polemiche.. E allora il buon rientro a scuola lo farà la zia Mara”, scrive in una nota di Mara Venier) domenica prossima arriveranno Claudio Amendola, Anna Tatangelo, Mika in collegamento da Milano che lancerà il progetto I love Beirut. Non mancherà il professor Francesco Le Foche, immunologo, che farà il punto sull’emergenza sanitaria. Il covid infatti inevitabilmente inciderà anche in questa edizione del programma: uno studio senza pubblico, con orchestra a ranghi ridotti e un massimo di 8 ospiti a puntata. Tornerà anche il gioco a premi, con due famiglie che si contenderanno non soldi ma qualcosa portato da un ospite. Tra le notizie più attese, poi, la conferma che presto ci sarà finalmente ospite Maria De Filippi.
“Avrei voluto fare dei cambiamenti, andare in sottrazione, ricreare il gruppo di lavoro della Domenica In degli anni ’90, poi invece con il direttore Coletta abbiamo deciso di far restare tutto così come è. La scorsa edizione è stata la più difficile che abbia mai fatto, ma è stata anche quella che mi ha dato più emozione, paura, felicità”, dice Mara Venier presentando il programma a Viale Mazzini, “quest’anno ho una sensazione strana, mi sembra di non aver mai smesso. Ma ritrovo il mio rapporto familiare con il pubblico. L’unica cosa che mi gratifica è la gente che mi ringrazia perché faccio compagnia. Gli ascolti non mi interessano, voglio solo fare il mio lavoro con onestà e seriamente”.
“Certo la domenica pomeriggio la gente vuole intrattenimento ma dobbiamo comunque capire come evolve il covid, non posso far finta di niente”, dice, “nella scorsa edizione ho pensato più volte di non essere all’altezza: ero in uno studio vuoto, pensavo di non poter gestire la situazione. Una domenica ho anche mollato e non sono andata in onda, quando il vice ministro Sileri era risultato positivo al covid e io avevo paura per me e per mio marito”. Tiene a precisare che “nessuno mi ha obbligato a tornare. Poi però il direttore Coletta mi ha detto che rappresentavo la Rai e che il pubblico aveva bisogno di me. Allora ho vinto le mie paure per il pubblico e sono tornata. Volevo solo rassicurare le persone, non mi importava altro, mi truccavo e mi pettinavo da sola, gli autori lavoravano da casa. Ho lavorato nascondendo il terrore, poi con la diminuzione di positivi e malati è rinata la speranza”.
Ora la ripartenza prevede che si navighi a vista, con la certezza però di metterci il cuore, di fare buon intrattenimento e di ritrovare gli amici, storici e non, con cui fare le sue ormai celebri interviste one-to-one. Come quella che prossimamente farà con Maria De Filippi: “Quando non ero in Rai, Maria è l’unica che mi ha aiutato invitandomi a Tu si que vales. Dovevo fare una puntata e sono rimasta 3 anni. Il pubblico giovane che ho a Domenica In viene da lì. Sono grata a lei e a Mediaset”, dice. “Mara è donna forte e autorevole, mette allegria e positività. Ma il suo impatto in TV è dovuto anche alla sua fragilità, alla sua capacità di piangere, al suo mostrarsi per quello che è. È alla terza Domenica In e fino a ora ha sempre vinto con una media di ascolto vicina al 20ö di share.
Il pubblico premia la sua autenticità di linguaggio, di intelligenza e curiosità. Qui non si innova niente; da Mara ci si aspetta confessionalità e intimità, io le chiedo solo di continuare a informare in chiave democratica e pop per rispondere alle domande del pubblico”, afferma il direttore di Rai1 Stefano Coletta, ricordando che “Ha continuato ad andare in onda fino a metà giugno, con il covid, senza orchestra, col piede rotto, ha informato e consolato, ha riempito solitudini, non ha filtri né pregiudizi: lei incarna la risposta continua a quello che la platea chiede”. “in questa 45esima edizione di Domenica In – prosegue Coletta – non dobbiamo pensare agli ascolti ma solo a consegnare un’espresiione che sia congrua con il tempo che viviamo”. E annuncia di star pensando a “un programma in prima serata per Mara che sfrutti la sua imprevedibilità”. Ansa