Paternò. Non passa sfiducia al sindaco Nino Naso. Caos Fratelli d’Italia

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Niente da fare per la sfiducia al sindaco di Paternò Nino Naso. Dopo oltre sei ore e mezza di dibattito, partito alle ore 19:00 e conclusosi dopo le ore 1:30 del mattino, con soli 10 voti a favore (i soli firmatari iniziali della mozione), la mozione non è passata. Allo stesso tempo, questo atto sembra aver ricompattato la maggioranza a sostegno del sindaco Naso che ha svolto, al termine dei lavori e prima della votazione, un intervento di oltre 45 minuti in cui ha risposto articolando numerosi obiettivi raggiunti dalla sua Amministrazione. Non sono mancati momenti concitati ed attacchi reciproci da parte di consiglieri di maggioranza e di opposizione, e viceversa. Accanto al sindaco la Giunta al completo (meno l’assessore Rosanna Natoli, causa motivi di salute). Alla fine su 21 presenti, 20 votanti e 3 assenti, la mozione è stata bocciata dal Consiglio Comunale. Mozione alla quale servivano 15 voti per ottenere il semaforo verde e far terminare con due anni di anticipo l’esperienza del Governo Naso. Astenuto il consigliere Patrizia Virgillito, che ha articolato alcuni interventi in stile “responsabile”, precisando che non passerà comunque in maggioranza e che il suo impegno consiliare continuerà tra i banchi dell’opposizione.

IL GUAIO DI ALLEANZA PER PATERNO’Complicata la situazione per i tre consiglieri Agata Marzola, Alfredo Sciacca e Tuccio Paternò, facenti parte del gruppo “Alleanza per Paternò” e riconducibili all’alveo di Fratelli d’Italia, più precisamente vicini all’ex assessore Vito Rau (Marzola e Sciacca) e al parlamentare regionale di FdI Gaetano Galvagno (Tuccio Paternò). I tre infatti, ieri erano stati raggiunti da una missiva pubblica firmata dal coordinatore di FdI Paternò Angelo Calenduccia, l’assessore di FdI Rosanna Natoli e dal Vicesindaco Ignazio Mannino (nel coordinamento provinciale del partito a Catania). Una sorta di “cessate il fuoco” amico, per cercare di ricucire prima dello scontro frontale in Assise in occasione proprio della sfiducia. Niente da fare: i tre consiglieri hanno confermato la loro posizione nettamente in contrasto all’Amministrazione. E durante l’intervento del sindaco Naso, il primo cittadino non ha riservato un duro attacco di risposta ai tre consiglieri dell’ex maggioranza. A Tuccio Paternò, eletto nella lista personale di Naso nel 2017, il sindaco ha riservato la critica più netta. Mentre a Marzola e Sciacca è stato semplicemente letto il punto 8 del codice etico che tutti i candidati della coalizione Naso firmarono al momento della sottoscrizione della loro candidatura al Consiglio Comunale. Il voto favorevole dei tre consiglieri di Alleanza per Paternò durante la votazione della mozione di sfiducia potrebbe aprire adesso scenari controversi, fino al più drastico: l’allontanamento definitivo dal partito della Meloni dei tre consiglieri in questione, e con loro dell’ex assessore Vito Rau. 

IL PASSO DI LATO DI FARANDA – Posizione molto più morbida nei confronti del sindaco da parte del consigliere Roberto Faranda, che negli ultimi periodi si era reso parecchio distante dall’Amministrazione. Ha votato contrario alla mozione di sfiducia, dando un segno di reale apertura alla maggioranza ed al sindaco Naso in particolar modo.