Sicilia, Coronavirus. Musumeci: “Pochi controlli in porti e stazioni”

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Un portale dedicato agli studenti e un numero verde regionale per avere informazioni su come comportarsi. Ma nessuno stop alle scuole o alle manifestazioni pubbliche all’aperto. Sono queste le prime determinazioni dell’unità di crisi regionale sul coronavirus riunitasi oggi per la seconda volta a Catania. Un vertice presieduto dal presidente della Regione Nello Musumeci, insieme con il sindaco di Palermo e presidente dell’Anci Leoluca Orlando, l’assessore regionale alla Salute Ruggero Razza e il capo della Protezione civile regionale Calogerto Foti. Il governatore lancia l’allarme sui controlli: “Chiederemo al governo nazionale più controlli in porti e stazioni ferroviarie dove finora sono assenti e la possibilità di visitare direttamente a bordo i migranti in arrivo”.

Nello Musumeci, presidente della Regione Siciliana

Durante il punto stampa a margine dei lavori della unità di crisi, il presidente Musumeci ha tenuto subito a rassicurare la popolazione: “Non c’è motivo di essere allarmati: la regione e tutte le strutture preposte hanno fatto e stanno facendo ciò che è possibile fare per mantenere alta l’attenzione. Abbiamo operato cinquanta tamponi negli ultimi giorni, per cittadini che potevano presentare qualche sintomo, e tutti hanno avuto esito negativo”. La Regione sta comunque pensando di aumentare il numero dei test diagnostici: oltre al Policlinico di Palermo e Catania, verranno attrezzati altri tre laboratori con i reagenti idonei ad individuare il coronavirus. Inoltre sono state individuate due aree per l’eventuale quarantena dei soggetti contagiati lievemente: si tratta degli ospedali militari di Palermo e Messina. L’assessore alla Salute Ruggero Razza ha anche annunciato un decreto sulle aree critiche e i Pronto soccorso, con l’istituzione di un triage dedicato fuori dai locali dell’ospedale, in tende e camper dove saranno dirottati i pazienti con sintomi influenzali, in modo che non vengoano a contatto con gli altri pazienti dell’area di emergenza. Ma la raccomandazione resta sempre la stessa: “Chi ha il sospetto di aver contratto il virus – dice Razza – non deve in nessun caso andare al Pronto soccorso, ma allertare il proprio medico di famiglia o chiamare i numeri 1500 e 112”

Il presidente conferma lo stop a tutte le gite scolastiche da e per la Sicilia, annuncia che verrà attivato un apposito portale per gli studenti di ritorno dalle zone gialle e invita gli studenti in queste ore di rientro dalle regioni dove sono stati accertati casi a rivolgersi alle autorità sanitarie e a fare una quarantena volontaria a casa per 14 giorni:”Parlo delle regioni gialle – sottolinea il governatore – perché teoricamente da quelle rosse non dovrebbero già essere consentiti movimenti”. Poii lancia l’allarme sui controlli carenti in porti, aeroporti e stazioni: “I controlli aeroportuali non sempre appaiono adeguati: ieri ci sono stati 63 voli nei principali aeroporti della Sicilia, con l’arrivo di 9.620 passeggeri: per fortuna tutti i controlli sono risultati negativi, però oggi risulta che migliaia di altri cittadini italiani e stranieri siano arrivati in Sicilia senza un’accurata azione di controllo. E’ giusto che la gente lo sappia e che lo sappia l’unità di crisi nazionale e domani porremo in quella sede la questione per ottenere garanzie anche su questo aspetto”. Musumeci parla anche dei migranti in arrivo: “Sugli sbarchi in questo momento si corre il rischio di essere estremisti, da una parte o dall’altra. Ora più che mai serve cautela. Se i migranti arrivano con una nave è meglio che i controlli avvengano a bordo”.

Il sindaco Leoluca Orlando, in rappresentanza di tutti i sindaci siciliani, annuncia che non ci sarà alcuno stop alle manifestazioni pubbliche: “È importante avere cura, per sé stessi e per gli altri, senza cedere alla paura. È fondamentale assumere comportamenti e scelte importanti e non improvvisate per prevenire la diffusione del virus così come è importante comunicare in modo corretto per evitare la diffusione di fobie e paure ingiustificate. Per questo abbiamo condiviso con la Regione la scelta di non bloccare le manifestazioni pubbliche così come fatto da tutte le regioni che non hanno casi di contagio”. “I comuni – ha aggiunto Orlando – hanno già diffuso il decalogo del Ministero ai cittadini, proprio perché è fondamentale che siano i cittadini ad assumere in prima battuta comportamenti corretti. Analogamente oggi ho confermato al Presidente della Regione che ogni ulteriore passo sarà frutto della sinergia e dalla collaborazione con tutte le istituzioni, che agiscono sulla base delle indicazioni che vengono fornite dalle autorità competenti in materia sanitaria”. Rep Palermo