Diciotti, fermati 4 presunti scafisti

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efac430dea36af0d50c5453947098680_MGTHUMB-INTERNALa Polizia sta eseguendo quattro decreti di fermo nei confronti di tre cittadini egiziani e di uno del Bangladesh, ritenuti i presunti scafisti che hanno condotto l’imbarcazione con a bordo gli immigrati poi soccorsi dalla «Diciotti » e sbarcati in Sicilia. Ai quattro vengono contestati associazione per delinquere finalizzata alla tratta di persone, favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, violenza sessuale e procurato ingresso illecito.

Lo sbarco di tutti i migranti salvati dalla Guardia costiera a Ferragosto e poi «trattenuti» per 9 giorni a bordo della nave «Diciotti» per ordine del ministero dell’Interno è avvenuto nella notte tra sabato e domenica. A terra, poco prima della mezzanotte, — dopo il via libera del Viminale — è apparsa l’incredibile macchina dell’accoglienza Italiana: Croce rossa, polizia scientifica per il foto segnalamento, organizzazioni umanitarie per le domande di asilo hanno accolto i migranti sul molo di Levante. I più fortunati, la maggior parte di nazionalità eritrea, sono stati trasferiti a Messina in una struttura messa disposizione dalla Conferenza episcopale italiana che ha avuto un ruolo decisivo per sbloccare lo stallo. In 20, dal futuro più incerto, verranno selezionati non si sa in base a quale criterio e mandati in Albania. Altri 20 infine termineranno il loro lungo viaggio in Irlanda.

Gli immigrati salvati dalla Guardia costiera erano 192: dopo Ferragosto, 15 di loro, malati, sono stati sbarcati a Lampedusa, poi giovedì sono potuti scendere i 27 minori e ieri l’autorità sanitaria del porto di Catania ha ordinato il ricovero immediato in ospedale di altri 16 immigrati. Per tutte le 11 donne presenti a bordo, i medici della sanità portuale, hanno confermato le violenze sessuali subite in Libia e per alcuni degli uomini sottoposti a visita medica sono stati evidenziati casi di tubercolosi e di polmonite. Sui numeri però c’è ancora qualche margine di incertezza tanto che in serata in porto circolava la voce non confermata che due immigrati mancherebbero all’appello.

Corrieredellasera