Paternò, sui liberi consorzi intervento del sen. Salvo Torrisi

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juyhdi Salvo Torrisi*

Dopo l’approvazione all’A.R.S. della legge che abolisce le Province regionali per istituire i liberi consorzi dei Comuni, verrà presto a delinearsi una nuova conformazione istituzionale amministrativo-politica della Sicilia. Come sappiamo si avranno tre aree metropolitane – Palermo, Catania e Messina – e (ad oggi) nove liberi consorzi. Intanto, in attesa di una nuova norma – che è prevista per l’autunno prossimo per meglio definire le diverse competenze dei nuovi organi – la stessa legge fornisce la possibilità ai Comuni di potere scegliere a quale città metropolitana o consorzio unirsi. Siamo pertanto di fronte ad un cambiamento importante per quanto riguarda il riassetto amministrativo della nostra Isola.

Per tale ragione credo che per il Comune di Paternò, per le sua dimensioni territoriali, per il numero di abitanti e per la sua stessa storia politica ma anche economica, sia il momento opportuno per fare la scelta che gli consenta di acquisire lo spazio che gli spetta nel contesto geo-amministrativo che si formerà nella nostra Regione. In questa fase ritengo che si debbano unire le forze per formare un libero consorzio coi Comuni dell’area sud occidentale dell’Etna, della parte orientale della Provincia di Enna e dei Comuni il cui territorio ricade per lo più nella Piana di Catania. Una unità territoriale che raccolga i 180.000 mila abitanti richiesti dalla legge per potere formare un libero consorzio, e che guardi, appunto, alla Piana di Catania come l’epicentro di una nuova entità amministrativa. Si tratta certamente di una scelta di unione di rilevante importanza, che renderebbe maggiormente concretizzabile un maggiore e migliore sviluppo economico (agricolo e industriale) di una delle aree più fertili della Sicilia: un territorio con un grande potenziale di crescita finora non del tutto espresso, anche a causa della sua frammentazione territoriale tra le province amministrative di Catania, Enna e Siracusa.

Quindi ritengo che si debba lavorare presto ed efficacemente per dare voce a una antica inclinazione identitaria, coerentemente ad una unità territoriale omogenea la cui vocazione economica è principalmente legata all’agricoltura. La formazione di un libero consorzio tra i Comuni di quest’area ne consentirebbe una migliore, più celere e pertanto efficace amministrazione e gestione; ma anche una continua, attenta e moderna pianificazione. Per tali ragioni rivolgo la mia proposta alle forze politiche ed amministrative della città di Paternò, nonché alle forze istituzionali dei Comuni il cui territorio ricade nella suddetta area, affinché insieme si possa fare una scelta condivisa e improrogabile che vada in questa direzione, ciò per un migliore sviluppo di un ampio territorio e per il benessere dei suoi abitanti.

*Senatore Nuovo Centrodestra

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