Palermo. Diede fuoco a clochard, condannato all’ergastolo

Sharing is caring!

Giuseppe Pecoraro, benzinaio di 45 anni, reo confesso dell'omicidio di Marcello Cimino, il clochard arso vivo la notte scorsa a Palermo all'interno di una Missione dei Cappuccini, 11 marzo 2017. ANSA / US POLIZIA STATO +++ANSA PROVIDES ACCESS TO THIS HANDOUT PHOTO TO BE USED SOLELY TO ILLUSTRATE NEWS REPORTING OR COMMENTARY ON THE FACTS OR EVENTS DEPICTED IN THIS IMAGE; NO ARCHIVING; NO LICENSING+++

Giuseppe Pecoraro, benzinaio di 45 anni, reo confesso dell’omicidio di Marcello Cimino, il clochard arso vivo la notte scorsa a Palermo all’interno di una Missione dei Cappuccini, 11 marzo 2017. ANSA / US POLIZIA STATO

PALERMO, 11 APR – Il gup di Palermo ha condannato all’ergastolo Giuseppe Pecoraro, il benzinaio accusato dell’omicidio del clochard Marcello Cimino, bruciato vivo, a marzo del 2017, mentre dormiva su un giaciglio di fortuna davanti al ricovero di una missione vicina al cimitero dei Cappuccini a Palermo. I legali dell’imputato, gli avvocati Carolina Varchi e Brigida Alaimo, avevano chiesto la sospensione del processo per accertare la capacità di stare in giudizio di Pecoraro che, secondo le due penaliste, non avrebbe avuto la lucidità per affrontare coscientemente il processo. L’istanza, a cui si erano opposti la Procura e il difensore dei familiari della vittima costituiti parti civile, è stata respinta. Arrestato dalla polizia poche ore dopo il delitto grazie alle riprese di una telecamera di videosorveglianza della zona che ha ripreso le fasi del delitto, Pecoraro ha confessato subito, raccontando agli inquirenti di aver ucciso Cimino perché questi insidiava la sua compagna.