Il grillino che si tiene i soldi: “3mila euro erano pochi”

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Maurizio Buccarella, M5S

Maurizio Buccarella, M5S

I soldi non gli bastavano per fare il parlamentare. Il senatore uscente M5S Maurizio Buccarella in una lettera al Nuovo Quotidiano di Puglia prova così a spiegare le sue ragioni in merito allo scandalo di Rimborsopoli. “A fronte dell’impegno che ho profuso nell’attività parlamentare ed ai sacrifici che imponevo a me, alla mia famiglia, al mio lavoro per sette giorni alla settimana, i poco più di 3mila euro mensili netti che i parlamentari M5s si sono attribuiti come retribuzione effettiva, non mi avrebbero permesso, alla mia età, di tornare alla mia vita, nel mio studio professionale – dopo uno stacco di cinque anni senza alcun paracadute o vantaggio acquisito per i contatti professionali – con una accettabile serenità”, scrive il senatore.