Paternò, Rifiuti. Parla Naso: “Ereditati 1,5 milioni di euro di debiti”

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Tensione rientrata per gli operatori ecologici che si sono visti accreditati i propri stipendi, dopo 48 ore di ufficiosa protesta. Una protesta si direbbe immotivata, dato che il mandato di pagamento della rata mensile che il Comune versa a Dusty per 380mila euro era già stata effettuato e che si trattava solo di uno stop momentaneo della banca tesoreria, per via delle operazioni di chiusura-riapertura anno contabile da dicembre a gennaio. Tutto rientrato, ma il sindaco Nino Naso non ci sta a farsi tirare in ballo da quelle che a microfoni spenti vengono definite “volgari strumentalizzazioni”. In una nota il primo cittadino dice: “Il nostro è un contratto di servizio assurdo che prevede uno spazzamento delle strade ogni venti giorni e senza prevederne la pulizia dalle erbe infestanti” e sulla differenziata: “Abbiamo riscontrato il nulla assoluto, con una differenziata che nell’ultimo quinquennio è scesa drasticamente dal 65% al 20% circa”. 

Nino Naso, sindaco di Paternò (Foto: F. Magrì)

Nino Naso, sindaco di Paternò (Foto: F. Magrì)

E quindi “…ci siamo rimboccati le maniche e abbiamo cercato di recuperare la situazione, intensificando controlli e contestazioni, attività che veniva eseguita dalla passata Amministrazione in modo blando”. E ancora: “Noi abbiamo sempre provveduto ad emettere i mandati di pagamento regolarmente. Quest’ultimo è risultato essere solo momentaneamente non esigibile per un mero problema tecnico di riversamento dei dati dell’esercizio finanziario 2017 a quello 2018, che non è dipeso dall’Ente Comunale, come insistentemente ho avuto modo di chiarire. Si è venuto a creare uno stato di agitazione tra gli operatori che temevano per il loro stipendio”, poi la stoccata: “E qualcuno che ha creato soltanto enormi debiti e gravi disastri, ne ha approfittato per porre inutili ed anche volgari strumentalizzazioni a danno dell’intera comunità”. Ed infine l’accusa: “Dalla passata Amministrazione abbiamo ereditato qualcosa come 1,5 milioni di euro di rate non pagate”.