Amministrative, Calenda: “Stop irrilevanza, andare oltre il Pd”

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Una “navigazione a vista sta portando il centrosinistra all’irrilevanza proprio quando l’Italia ne avrebbe più bisogno. Ripensare tutto: linguaggio, idee, persone, organizzazione. Allargare e coinvolgere su un nuovo manifesto. Andare oltre il Pd. Subito! #fronterepubblicano”, scrive su Twitter Carlo Calenda, ex ministro ed esponente Pd, all’indomani dei ballottaggi per le comunali. 

Carlo Calenda in una recente immagine d'archivio. ANSA/MASSIMO PERCOSSI

Carlo Calenda in una recente immagine d’archivio.
ANSA/MASSIMO PERCOSSI

Martina: cambiamento radicale, no a superare il Pd – “Anche i risultati delle amministrative dimostrano che c’e’ stato un cambiamento radicale, ora bisogna lavorare per costruire tutto di noi e ripartire, c’e’ una nuova destra in campo aggressiva e radicata”. Lo afferma il reggente del Pd Maurizio Martina parlando a “Circo Massimo” su Radio Capital. “Sono d’accordo sul ripensamento complessivo – prosegue -, abbiamo tanto da cambiare nei linguaggi e nelle idee ma non sono d’accordo sul superamento del Pd. Credo nella ricostruzione di un campo progressista, democratico di centrosinistra con un Partito democratico rinnovato al centro”. “Mi sembra difficile, in prospettiva, il dialogo con questo movimento 5 stelle”, afferma infine il segretario reggente del Pd.

Marcucci, Pd ha perso anche senza Renzi – “Abbiamo perso malamente. Nessun se, nessun ma. Il vento del 4 marzo continua a tirare in Italia, come in gran parte del mondo occidentale. Il voto se non altro ha sgombrato il campo dal ruolo e dalle responsabilità di Matteo Renzi. Il 24 giugno il Pd ha perso anche senza Matteo Renzi”. Lo scrive su Fb il capogruppo Dem Andrea Marcucci. Ora servono “nuove soluzioni”, con “concretezza”, “senza indulgere nei riti purificatori dell’opposizione – sottolinea – e coltivando impotenti vocazioni minoritarie”.

Giachetti,Pd smarrito,ora nuova classe dirigente – “In un momento difficile come questo penso che dobbiamo dare stabilità al Partito Democratico eleggendo una nuova classe dirigente che lo conduca e lo rilanci con una nuova linea politica. Pensare di sterilizzare la condizione del Partito Democratico fino alle europee non aiuta”. Lo afferma Roberto Giachetti, deputato del Partito Democratico, commentando i risultati elettorali ad Agorà Estate. “Io penso – aggiunge – che dobbiamo innanzitutto compiere il progetto del Partito Democratico, che è partito ma si è un po’ smarrito”.

Orlando(Pd): ora fase costituente, non un “fronte” – “Sicuramente si è intaccato qualcosa nel rapporto col territorio: ci sono risultati positivi imprevisti come Roma e Brindisi, ma impressiona la vittoria della destra nelle regioni rosse. Ci sono gli elementi per una riflessione molto seria e l’apertura di una fase costituente”. Lo dice Andrea Orlando, deputato della minoranza Pd, a Radio Anch’io. Commentando le sconfitte ai ballottaggi, Orlando afferma che al Pd “serve anche un nuovo vocabolario, bisogna rivedere l’impianto teorico: non si tratta di organigrammi o figurine. Bisogna parlare di condizioni materiali delle persone, dello spaesamento per i cambiamenti sociali, di scuola e sanità, e non di fronte repubblicano”. La proposta di Calenda di un fronte repubblicano, precisa, “è una delle formule di cui parleremo al congresso ma questo non è il momento di parlare di formulette”. 

Speranza (Mdp), sconfitta storica della sinistra – “Siamo di fronte ad una sconfitta storica della sinistra”. Lo ha dichiarato il coordinatore nazionale di Mdp, deputato di Liberi e Uguali, Roberto Speranza, intervenendo questa mattina allo Speciale Tg1 sulle elezioni. “Va assunta la domanda di cambiamento proveniente dai cittadini, capendo che qualsiasi rifondazione del nostro campo non può che partire da qui. Bisogna quindi cambiare le politiche che negli ultimi anni sono state portate avanti e che, con sempre più evidenza, hanno allontanato la sinistra da quei pezzi di società che tradizionalmente la votavano”, conclude.