SEGNI DEI TEMPI – Obbedire è credere. Credere è avere fede

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don salvatore

man in praiseGli Atti degli Apostoli ci fanno vedere come già dal principio della nascita della Chiesa c’è stato il tentativo da parte del mondo, rappresentato dai potenti dell’epoca, di impedire la proclamazione del Vangelo di Gesù. In Atti 5 si dice che al sommo sacerdote che interroga gli apostoli sul perché hanno contraddetto l’ordine di non predicare nel nome di Gesù, Pietro risponde con una espressione tanto amata, quanto criticata: “Bisogna obbedire a Dio invece che agli uomini” (At 5,29). Amata dai cristiani perché indica il primato di Dio nella vita del battezzato; criticata da chi non crede, perché la considera una giustificazione per rifiutare o andare contro le leggi dello Stato. Ma per i cristiani obbedire a “ciò che lo Spirito suggerisce” è un dovere che nasce dall’amore; l’obbedire, infatti, implica il prestare ascolto e, quindi, l’aderire in maniera totale al Verbo della salvezza. Obbedire vuol dire credere e chi crede, ascolta. Obbedire significa mettersi in ascolto di Dio, della sua volontà e fidarsi di Lui che, come Padre, vuole solo e unicamente il bene dell’uomo. Per questo ogni cristiano è chiamato a non conformarsi con il mondo, spesso lontano dal volere divino e a mostrare fermezza nel proclamare il vero e semplice messaggio del Vangelo che parla di conversione, di giustizia, di pace e di amore in Cristo Gesù. Oggi capita sempre più spesso sentire risuonare in tanti ambienti la stessa proibizione del sinedrio: il Vangelo di Cristo viene bandito dalle scuole, dall’informazione, dai luoghi dove l’uomo vive; si esaltano la Chiesa e i cristiani se si dedicano all’assistenza dei poveri e degli ultimi, spesso sostituendosi alle mancanze degli enti pubblici, ma si criticano e condannano se difendono i valori fondamentali dell’uomo. Si tratta del tentativo di offuscare o consentire un messaggio annacquato del Vangelo come piace al mondo. Ecco perché è un dovere ubbidire al Vangelo ed essere fermi nella fede. Non bisogna vergognarsi di credere in Gesù o rinnegare la propria fede per paura dello scherno, delle prove e delle sofferenze che potrebbero nascere; se siamo in Lui, il coraggio e la fedeltà, Dio non ce li toglie.

Padre Salvatore Alì

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