IL CENTRODESTRA C’E’

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di Andrea Di Bella

Il centrodestra c’è, Matteo Renzi traballa e Grillo vince solo dove la proposta politica moderata è frammentata. E’ questo il quadro venuto fuori dalla nottata post elettorale. E poi il dato sull’astensione record: nelle grani città circa dieci punti percentuali in meno di votanti rispetto alle precedenti chiamate alle urne, e complessivamente intorno al 63/65%. Risultato strabiliante per il Movimento Cinque Stelle a Torino e a Roma, proprio dove la proposta del centrodestra risultava essere variegata: a Torino il forzista Osvaldo Napoli è intorno al 7%, mentre a Roma la questione è sempre più spinosa: Giorgia Meloni guida il centrodestra davanti ad Alfio Marchini, candidato civico sostenuto da Silvio Berlusconi, ma proprio in questi ultimi minuti risulta essere indietro al candidato del Pd Roberto Giachetti, che risulterebbe adesso avanti a Meloni di qualche punto percentuale, quindi teoricamente già al ballottaggio, anche se i dati reali sono ancora strettissimi.

A Milano numeri fuori ogni altra aspettativa per Forza Italia, che si attesta intorno al 22%, doppiando quasi la Lega di Matteo Salvini al 12,70%. L’obiettivo adesso è uno: unire ciò che è stato diviso. A Roma, se Giorgia Meloni dovesse spuntarla nella sua corsa solitaria contro Pd e Cinquestelle, dovrebbe automaticamente ottenere il sostegno di Forza Italia (arrivato al 5% circa) e di tutta la compagine riferimento del costruttore Alfio Marchini (che ha raggiunto il 10% circa), che sommato alla percentuale di Giorgia Meloni permetterebbe un appaiamento sostanziale con Virginia Raggi, in vantaggio al 36%. Il centrodestra c’è anche perchè a Napoli Gianni Lettieri trascina al ballottaggio il candidato del Pd. Il centrodestra c’è perchè la straripante leadership di Matteo Salvini, che forte dei sondaggi ha più volte suonato la carica contro Berlusconi e la sua leadership, proprio nella città di Salvini viene doppiato dagli azzurri. Mentre a Roma la lista “Noi con Salvini” si ferma al 2,5%. Il centrodestra c’è perchè Beppe Sala a Milano viene costretto al ballottaggio da Stefano Parisi (candidato di Berlusconi). Si resta in attesa dei dati definitivi.