di Redazione
E in effetti a guardarli non c’è dubbio che siano (bis)nonna e nipote. Il principino George, in un completo che i tabloid inglesi sottolineano essere costato 59 sterline, ha lo stesso sorriso di Elisabetta II. La foto di famiglia per i novant’anni della regina più longeva di sempre – sia in termini d’età che di regno: ha recentemente superato la nonna Vittoria – diventerà un francobollo con i volti dei presenti ed è completata dal principe Carlo e dal principe William, rispettivamente secondo e terzo in linea di successione all’attuale sovrana. Di Carlo sappiamo tutto, anche che ha sessantasette anni suonati e che finché l’augusta madre non deciderà di lasciare il trono o Dio non voglia dovesse scomparire (“God save the Queen!”) non avrà la soddisfazione di sedere laddove poggiò le terga Giorgio V, primo re della casata dei Windsor.
William, lo si vede dal sorriso e dal piglio manageriale della cravatta allacciata col nodo che porta il nome della sua famiglia, sarà re e governerà a lungo quella che resta una delle prime potenze economiche del pianeta. Certo, in Inghilterra il re governa relativamente, è una moderna monarchia parlamentare con premier generalmente abbastanza cazzuti: ma vuoi mettere la soddisfazione di diventare re del Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord, di Antigua e Barbuda, Australia, Bahamas, Barbados, Belize, Canada, Grenada, Giamaica, Nuova Zelanda, Papua Nuova Guinea, Saint Kitts e Nevis, Saint Vincent e Grenadine, Isole Salomone, Santa Lucia e Tuvalu, Capo del Commonwealth e governatore supremo della Chiesa d’Inghilterra, oltre che comandante in capo delle forze armate e signore dell’Isola di Man? Non capita mica a tutti. Il principino George, anche lui, un giorno sarà re come suo padre, suo nonno (forse) e come la bisnonna: intanto si godrà la serie di festeggiamenti previsti per il compleanno della nonna, e imparerà a stare in società nonostante abbia appena tre anni. Noblesse oblige.